L’Italia non faccia lo sciacallo in Libia
Noi del sud non possiamo non essere preoccupati di quanto sta accadendo in Libia e della posizione dell’Italia. E’ una ennesima guerra di interesse, dalla quale l’Italia non ‘guadagnerà’ nulla, come non ha guadagnato nulla in Iraq ed in Afganistan. Come al solito, noi meridionali saremo penalizzati più di tutti, in quanto saremo invasi da centinaia di migliaia di profughi, sotto lo sguardo compiaciuto di tutta l’Europa. Il presidente francese Sarkocy si sta giocando le ultime sue chance per essere rieletto. Condivido le perplessità della Lega che poi sono le stesse della Germania. In Africa ci sono stati tanti genocidi (Ruanda, Darfur ecc.) e sono frequenti ancora oggi, ma nè l’America, nè l’Europa, nè tantomeno quelle forze politiche italiane che si stanno riscoprendo improvvisamente pacifiste, chiedendo l’ingerenza dell’Italia nei problemi di un altro Stato, si sono sognati di intervenire quando c’era da evitare la perdita di vite umane e guadagnare la povertà. Pur occupandomi di informazione sono molto perplesso sulla bontà delle informazioni che arrivano dalla Libia. Anche in Iraq si era detto di tutto e di più, poi si sono rivelate autentiche bufale. La Libia è uno dei pochi Stati africani con il maggior reddito pro-capite. Non si è rispettata la sua sovranità . Erano esclusivamente fatti loro. Situazioni come quelle della Libia, in Africa ce ne sono tante. Purtroppo per gli scacalli non ci sono pozzi di petrolio e giacimenti di gas di cui appropriarsi. E’ puro interesse. Il popolo italiano deve rimanerne fuori, non dimenticandosi l’invasione fascista della Libia per la quale stiamo ancora pagando di tasca nostra. Se si vuole davvero fare qualcosa per i libici e il popolo ‘africano in genere’, si pensi agli aiuti umanitari, alla cancellazione dei debiti degli Stati poveri e a considerarli esseri umani da aiutare e non da sfruttare.