Rimpasto in Consiglio regionale: Azione scarica Amati ma mantiene l’appoggio esterno
La nomina di Fabiano Amati ad assessore al Bilancio da parte di Michele Emiliano non è una questione che riguardi Azione, movimento politico col quale Amati non ha più nulla a che fare da mesi, precisamente dal dopo elezioni europee, quando rassegnò le dimissioni come commissario per lo scarso risultato ottenuto.
“Le scelte opportunistiche di Fabiano Amati non ci interessano“, questo il gelido commento di Carlo Calenda sulle questioni pugliesi al termine del vertice del partito al quale ha preso parte il coordinatore di Azione per la Puglia, e consigliere regionale, Ruggiero Mennea.
In quanto al rapporto fra Azione e la maggioranza di centrosinistra nell’assise regionale, vale invece un discorso di senso di responsabilità, e di prospettiva, a un anno solamente dalle nuove elezioni: sostegno a tutti i provvedimenti che sono ritenuti positivi per la buona amministrazione di questa regione, ma mantenimento di quell’autonomia decisionale derivante anche dal non far parte della giunta di governo.
Con l’ex grande nemico Michele Emiliano, Carlo Calenda ha sotterrato l’ascia di guerra ma si tiene insomma le mani libere, consapevole di dover restare fedele al ruolo di coscienza critica che si è ritagliato nel tempo, ma anche del fatto che il suo limitato bacino di voti, dopo il naufragio della prospettiva di costruire un polo centrista con Renzi, può farlo pesare solo nel recinto della coalizione di centrosinistra.