I misteriosi tunnel sotterranei di Taranto: un viaggio nelle viscere della città tra storia e scoperta

L’esplorazione dei cunicoli risalenti alla Seconda Guerra Mondiale svela nuove connessioni tra postazioni strategiche e riaccende l’interesse per il patrimonio nascosto della città
Taranto, città dalle profonde radici storiche, continua a sorprendere con la recente scoperta di una vasta rete di tunnel sotterranei, costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale per scopi militari. Gianluca Zaccaria, un avvocato con una passione per l’urbex (urban exploration), ha riportato alla luce queste gallerie, rimaste per anni nascoste e dimenticate. Attraverso la serie YouTube “SOTTO LA CITTÀ DI TARANTO”, Zaccaria e il suo team ci conducono in un’avventura che si snoda tra bunker, condutture sotterranee e tunnel che collegano punti strategici della città.
Secondo le ricerche, queste gallerie venivano utilizzate per trasportare carburante e rifornimenti alle principali batterie costiere di Taranto, come la Batteria Cattaneo e la San Francesco. Inoltre, si ipotizza che alcuni di questi cunicoli possano estendersi fino all’ex aeroporto militare di Manduria. La serie, composta da dieci puntate pubblicate ogni mercoledì sul canale YouTube del Gruppo Ricerca Paranormale Taranto, ha già riscosso grande interesse, grazie anche alla promozione sul gruppo Facebook URBEX Puglia, che conta oltre 7000 iscritti.
Nelle prime esplorazioni, Zaccaria e il suo team hanno dovuto affrontare ostacoli naturali, come la fitta vegetazione che nasconde i punti di accesso ai tunnel, e il deterioramento delle strutture sotterranee. Tuttavia, non si sono arresi, e nella seconda puntata sono riusciti a penetrare nelle profondità della Batteria San Francesco. Le scoperte continuano nella terza puntata, dove un chilometrico tunnel sotterraneo, risalente al secondo conflitto mondiale, si è rivelato sorprendentemente esteso.
La vera sorpresa, tuttavia, arriva con la quarta puntata: un’enorme sala di generatori, un tempo utilizzata per distribuire il carburante, emerge dalle ombre della storia. La sala, con le sue ruote metalliche e condutture arrugginite, è una testimonianza tangibile della complessità e dell’importanza strategica della rete sotterranea di Taranto durante la guerra.
Zaccaria invita il pubblico a non avventurarsi in questi tunnel per via della loro pericolosità. Le sue esplorazioni, condotte insieme a Olimpia D’Ambrosio e Francesca Lisi, hanno un preciso scopo documentaristico: raccontare e preservare il passato dimenticato di Taranto. L’urbex, infatti, non è solo una ricerca del brivido, ma un mezzo per riscoprire e valorizzare ciò che giace nascosto e in stato di abbandono.
La serie “SOTTO LA CITTÀ DI TARANTO” è molto più di una semplice avventura; è una testimonianza storica che apre una finestra su un mondo sotterraneo dimenticato, suscitando curiosità e interesse in un vasto pubblico. Grazie alla passione di pochi, il patrimonio storico di Taranto sta tornando alla luce, ricordando a tutti l’importanza della conservazione della memoria.
a.c.