Crisi occupazionale alla “F.lli Ruggero” di Mesagne: proclamato sciopero e presidio permanente dal 29 agosto
C’era una volta un settore dell’economia pugliese assolutamente ridente. Anzi, si potrebbe dire che, prima che la Puglia e il Salento divenissero, agli occhi dei non pugliesi, una delle o forse la meta più ambita per le vacanze, prima che insomma questa terra diventasse una regione a fortissima trazione turistica, la Puglia era soprattutto la terra d’elezione del settore primario dell’economia, l’agricoltura.
Altri tempi, si dirà. E ci sta pure che, ad un settore florido dell’economia, ve ne possano aggiungere altri nel corso del tempo, frutti dei cambiamenti tecnologici o, più semplicemente, dei cambiamenti sociali.
Quello che proprio non ci sta, e di cui non ci si capacita, è come l’agricoltura possa essere stata tanto ridimensionata nel volgere di pochi decenni, da una congiuntura fenomenica impressionante: la globalizzazione, che ha significato l’invasione di prodotti agricoli provenienti dalle più svariate sponde del Mediterraneo a prezzi concorrenziali e a detrimento dei nostrani; il flagello terribile che si è abbattuto sugli ulivi, stagioni meteorologiche contrassegnate da fenomeni estremi quali siccità prolungata, picchi di calore o piogge torrenziali, una crisi vocazionale anche, da parte dei giovani i quali preferiscono cercare lavoro in altri ambiti.
Da tutte queste concause e considerazioni discende forse la crisi che investe ora una realtà industriale importante del settore conserviero della provincia di Brindisi, la “F.lli Ruggiero S.r.l.” di Mesagne, un’azienda nata nel 1981, che impegna 22 unità a tempo indeterminato ed un centinaio di avventizi durante la campagna della lavorazione del carciofo e del pomodoro. Ebbene, essa ha informato le rappresentanze sindacali dei lavoratori che, a seguito di importanti investimenti rivelatisi infruttuosi, la stessa rischia seriamente di dover chiudere i battenti, con la conseguente perdita dei posti di lavoro da essa finora garantiti.
Le Federazioni Sindacali FAI FLAI e UILA Territoriali di BRINDISI, d’accordo con le RSA ed i lavoratori dello stabilimento hanno deciso di proclamare, a partire da giovedì 29 agosto, lo sciopero di tutte le maestranze di stabilimento con un presidio permanente per ribadire, sostengono “la centralità della persona e della sua vita lavorativa”.
Si viene a sapere quindi, dal comunicato pubblicato dai sindacati che, a seguito delle suddette difficoltà economiche in cui la “F.lli Ruggiero” si dibatte da mesi, i lavoratori vantano nei confronti della stessa molte mensilità non ancora percepite e che gli stessi sono, comprensibilmente, atterriti dalla possibilità di vedere totalmente volatilizzarsi il loro futuro lavorativo.
Auspicando quindi che la situazione possa essere recuperata dall’arrivo di nuovi investitori, concludono il loro appello rivolgendosi alle più importanti cariche istituzionali del territtorio: “Illustrissimo Prefetto, per tutto quanto sopra, chiediamo l’autorevole intervento dei massimi esponenti della politica locale e regionale affinché venga convocato un tavolo di crisi occupazionale immediato coinvolgendo tutti gli attori utili a risolvere un importante crisi occupazionale del territorio, siamo a chiedervi un incontro urgente per portare alla vostra attenzione la situazione di crisi occupazionale che si è venuta a creare presso stabilimento in oggetto”
Si prospetta quindi un nuovo caso che finirà verosimilmente sul tavolo di Leo Caroli, responsabile della task force sulle crisi occupazionali della Regione.