Intervento da record (o quasi) al Perrino: riduzione di una frattura al femore ad un uomo di 104 anni!
Non sappiamo se l’intervento in questione, peraltro coronato da un brillante decorso post-operatorio, rientri per direttissima nel guiness dei primati che gli appassionati di statistiche sono soliti consultare negli almanacchi, tuttavia siamo altrettanto certi che avrebbe ottime possibilità di competere per entrarvi.
Sbalorditivo pare l’aggettivo più indicato infatti per definire il risultato ottenuto dall’equipe guidata dal Professor Gianfranco Corina, direttore dell’Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, che ha operato, per la riduzione di una frattura pertrocanterica del femore, un signore la cui carta d’identità indica, come data di nascita, il 9 giugno 1920. 104 anni compiuti poco prima di essere sottoposto al delicatissimo, vista l’età, intervento, con i migliori auguri e i più sinceri complimenti.
La frattura del femore cui i cosiddetti “grandi anziani” sono soggetti (ma, nel caso in questione, ci pare giusto scomodare il superlativo, “grandissimi, anziani”) non è per dovuta per forza a traumi quali una caduta, ma alla semplice riduzione del tessuto osseo, e quindi alla sua maggiore fragilità.
“Questi risultati – ha spiegato il Prof. Corina – sono possibili solo grazie alla sinergia che siamo riusciti a creare tra di noi e con gli altri specialisti che ci supportano in queste circostanze, come gli anestesisti e i cardiologi. Auguriamo tanta buona salute al 104enne e a tutti i nostri pazienti”.
Nella nota pubblicata dall’ASL di Brindisi si legge anche che: “le fratture pertrocanteriche, come quella riportata dall’ultracentenario, e quelle del collo del femore sono gravate da una elevata morbilità e mortalità. In questi casi, quindi, è fondamentale la rapidità dell’intervento chirurgico che va eseguito entro le 48 ore successive al trauma. Negli anziani, la frattura pertrocanterica è molto frequente: è necessaria una valutazione veloce, soprattutto a causa dell’età avanzata. Questa frattura si presenta con sintomi comuni come elevato dolore, impossibilità di mantenere la posizione eretta e di deambulare, arto inferiore accorciato e con rotazione esterna”.
L’immediatezza dell’intervento sono quindi fondamentali per prevenire complicazioni che possono avere, specialmente in soggetti in età avanzata, esiti fatali. L’Uoc di Ortopedia del Perrino, dati alla mano, si segnala per altro per essere ai primissimi posti in Italia per il tempestivo trattamento delle fratture del femore. Un barlume di luce in una struttura che presenta certamente altre eccellenze da sempre riconosciute, a partire dal reparto “grandi ustionati”, ma che è altresì oberata, suo malgrado, da un carico di lavoro mostruoso e ingiusto, frutto di folli e dissennate scelte dell’assetto sanitario a livello regionale.