Laura De Mola in corsa per l’Europarlamento. Una opportunità per tutto il territorio
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“Dirò un qualcosa che é ormai in disuso – afferma Laura De Mola – ma che é opportuno che torni presto di moda: fare politica significa mettere al servizio degli altri il proprio tempo, le proprie capacità ed anche le proprie risorse.
Chi guarda alla politica come interesse e non come servizio alla comunità, ha obiettivi diversi nella vita e sono intenzioni che, seppur lecite, a me non appartengono di certo.
Ho avuto ed ho ancora la capacità e la fortuna di guidare un’importante impresa che fa della meritocrazia un valore imprescindibile: é il motivo per il quale ho deciso di sposare il progetto del nostro segretario nazionale, Antonio Tajani, che finalmente nella meritocrazia vede un valore di forza e non un aspetto di mero contorno.
Amo la mia città, Fasano, sono letteralmente innamorata della Puglia e resto convinta che si possa avere più voce in capitolo in sede europea, lì dove vengono assunte molte delle decisioni che ricadono ogni giorno sulle vite di tutti noi”.
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Laura De Mola non nasconde di avere un’idea diversa di Europa, un’idea che si avvicina a quella dei padri fondatori, quella di “un progetto pensato in grande – afferma De Mola – e che oggi ha bisogno di essere radicalmente cambiato.
Immagino un’Europa più unita, più forte e più vicina alle nostre realtà, che parli al mondo con una sola voce in un momento di grandi tensioni internazionali che rischiano di precipitare da un momento all’altro e che sappia, soprattutto, valorizzare il lavoro e l’impresa.
Mai come oggi – prosegue l’imprenditrice Fasanese – c’é bisogno che quel motto “uniti nella diversità” diventi la bandiera di una casa comune. Una casa meno lontana e con meno burocrazia, che parli la lingua dei popoli e meno quella dei burocrati: un’Europa insomma che era quella sognata da Altiero Spinelli”.
Una donna che ha tutte le carte in regola per essere in corsa per un ruolo importante e determinante e che, con la sua idea, chiede il supporto di tutta quanta la nostra terra.
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