Melucci nella cabina di regia di Italia Viva, a Di Lena non va proprio giù
Angelo Di Lena, componente dell’Assemblea Regionale Pugliese di Italia Viva, ha sollevato pesanti critiche nei confronti del partito, contestando la mancanza di condivisione delle decisioni chiave con i tesserati e gli amministratori locali. Di Lena, noto per il suo impegno a Taranto e nella sua provincia, esprime preoccupazione per la direzione presa dal partito e per la mancanza di riconoscimento nei confronti di chi ha lottato a lungo per le cause del movimento.
In una dichiarazione pubblica, Di Lena sottolinea la paradossalità della situazione, considerando che Italia Viva, che si proponeva come valida alternativa nel territorio tarantino, sembra ora trascurare la sua base e coloro che hanno contribuito alla costruzione del partito. Critica in particolare l’assegnazione delle cariche più importanti senza una reale consultazione, evidenziando come alcuni esponenti, pur avendo servito il partito con coerenza e dedizione, siano stati esclusi dalle decisioni cruciali.
Lamenta l’assenza di considerazione nei confronti di chi ha mantenuto la sua fedeltà al partito nonostante le opportunità politiche più facili, sottolineando che il dialogo e la partecipazione attiva sono valori fondamentali di Italia Viva, ma che sembrano essere stati trascurati in questa fase di assegnazione delle cariche.
Il consigliere Di Lena esprime pubblicamente la sua preoccupazione per la mancanza di condivisione nelle nomine delle cariche di rilievo, evidenziando una netta contrapposizione con i valori fondanti del partito. Sottolinea che la scarsa volontà di coinvolgere coloro che hanno lavorato duramente per il partito negli anni crea disorientamento tra gli iscritti e compromette l’impegno collettivo per il bene della comunità.
Infine, Di Lena annuncia la sua presa di distanza dall’attuale segreteria regionale e provinciale di Italia Viva, mettendo in dubbio la coerenza e l’attenzione ai valori del partito da parte dei vertici. La sua critica aperta lascia intravedere possibili tensioni interne e solleva interrogativi sulla direzione futura del movimento in Puglia. Resta da vedere come la leadership di Italia Viva risponderà a queste critiche e se ci saranno conseguenze sul fronte politico regionale.