Il futuro della farmacia in Puglia: discussione nelle Commissioni I e III in seduta congiunta

Durante la seduta congiunta delle Commissioni I Bilancio e Programmazione, presieduta da Fabiano Amati, e III Sanità, presieduta da Mauro Vizzino, si è discusso del ruolo delle farmacie come presidi del sistema sanitario territoriale in Puglia. All’ordine del giorno c’era lo stato di attuazione dei protocolli operativi e la verifica della spesa per la Farmacia dei Servizi.
Il presidente regionale di Federfarma, Francesco Fullone, ha chiesto di facilitare la valorizzazione delle risorse offerte da una rete di 1284 farmacie e circa 4000 professionisti. Questa rete potrebbe contribuire alla riorganizzazione della sanità territoriale e alla riduzione delle liste d’attesa.
Fullone ha evidenziato le tre macro-aree in cui sono già attive le farmacie di servizio: servizi cognitivi (come il monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica), front office (attivazione del fascicolo sanitario elettronico e altre attività) e attività sanitarie di prima istanza, alcune a carico del sistema sanitario nazionale e regionale.
Ha inoltre suggerito alcuni possibili sviluppi della farmacia dei servizi, come l’uso della telecardiologia e la somministrazione dei vaccini antinfluenzali per conto del servizio sanitario regionale.
Il rappresentante di Federfarma ha evidenziato alcune questioni urgenti: la scadenza dell’accordo con la Regione Puglia entro il 31 dicembre 2023 e la necessità di utilizzare i fondi destinati alla sperimentazione in corso, nonché eventuali nuovi finanziamenti.
L’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, ha confermato l’impegno politico regionale per una migliore utilizzazione della rete di farmacie già esistente e ha annunciato un incremento della dotazione finanziaria.
Sul fronte tecnico, Paolo Stella, dirigente della sezione Farmaci, dispositivi medici e assistenza integrativa, ha ribadito il perimetro normativo nazionale e spiegato che la Puglia ha chiesto un differimento del termine dell’accordo per un anno. Sarà possibile presentare un nuovo cronoprogramma che includa l’utilizzo dei fondi residui anche per il vaccino antinfluenzale.
La commissione congiunta sarà riconvocata tra un mese, dopo aver ricevuto riscontri dall’amministrazione centrale sul nuovo cronoprogramma.