Fuga dopo l’investimento di una bambina: le indagini sono in corso
Un tragico incidente stradale ha scosso la comunità di Modugno mercoledì sera, quando una bambina straniera di nove anni è stata investita da un motociclista in fuga. La piccola era accompagnata dai suoi genitori nel momento dell’impatto, avvenuto vicino a piazza Garibaldi.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, la bambina stava attraversando la strada con i suoi genitori, quando un’auto si è fermata per dar loro la precedenza. Purtroppo, proprio in quel momento, uno scooter, probabilmente una Honda Sh 300, ha superato l’auto ferma a tutta velocità, travolgendo e colpendo in pieno la bambina.
Il conducente del motociclo non si è minimamente preoccupato delle condizioni della piccola e si è dato alla fuga, scomparendo nelle strade del centro cittadino. La bambina è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso del Giovanni Paolo XXIII di Bari, dove i medici hanno diagnosticato un trauma cranico e alcune escoriazioni su tutto il corpo. Fortunatamente, le sue condizioni non sono risultate gravi, e la bambina è stata dimessa nel primo pomeriggio del giorno successivo.
Le forze dell’ordine, coordinate dal capitano Corrado Quarta della Compagnia di Modugno, sono intervenute prontamente per raccogliere prove e testimonianze riguardanti l’accaduto. Hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e ascoltato alcuni testimoni oculari. Attualmente, è in corso un’inchiesta per individuare e identificare il motociclista responsabile dell’incidente e della fuga.
La Procura della Repubblica di Bari è stata informata dell’accaduto, e sono stati presentati dei reati contro ignoti. Le forze dell’Arma si appellano ora alla collaborazione dei cittadini, sperando che qualcuno possa fornire informazioni utili per rintracciare il fuggitivo. Si chiede a chiunque fosse presente in zona di contattare immediatamente le autorità nel caso in cui abbia assistito alla fuga del motociclista.
Oltre alle testimonianze, i carabinieri stanno acquisendo anche le immagini dei circuiti di videosorveglianza pubblici e privati, sperando che queste possano contribuire all’identificazione del pirata della strada.