Vendita dei mitili: raffica di sequestri e sanzioni

La Polizia di Stato ha intensificato le operazioni di controllo per contrastare la vendita illegale dei prodotti ittici durante il periodo estivo. In diverse azioni coordinate con il personale dell’ASL, gli agenti del Commissariato Borgo hanno effettuato monitoraggi lungo la SP 78 Circummarpiccolo al fine di individuare soggetti coinvolti nella vendita illegale di mitili, in particolare di cozze nere.
Le prime ore del mattino hanno rivelato l’arrivo di due imbarcazioni alle banchine provenienti dal mare, attirando l’attenzione degli investigatori. Decisi a condurre un controllo, gli agenti si sono avvicinati mentre l’equipaggio stava scaricando il pescato.
Durante le verifiche espletate, è emerso che il proprietario della prima imbarcazione stava presuntamente esercitando l’attività di molluschicoltura senza la registrazione e il codice aziendale necessari. Di conseguenza, è stata elevata una sanzione di 3.000 euro e il carico di circa 100 kg di cozze nere è stato posto sotto sequestro.
Nel caso del proprietario della seconda imbarcazione, invece, è stata presentata una denuncia all’Autorità Giudiziaria per presunto commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione. Il prodotto ittico, già pronto per la vendita e composto da circa 100 kg di cozze nere, è stato sequestrato.
I mitili sequestrati sono stati successivamente distrutti tramite il compattatore AMIU, conformemente alle disposizioni. L’attività investigativa ha rivelato che entrambi i soggetti avevano presumibilmente occupato abusivamente spazi acquei per l’esercizio dell’attività di molluschicoltura, senza la debita concessione demaniale.
Durante appostamenti mirati, gli agenti del Commissariato Borgo hanno notato alcune manovre sospette di trasporto merce nei pressi della banchina di Via Cariati. In collaborazione con il personale dell’ASL, sono stati effettuati controlli su un individuo che trasportava due secchi bianchi coperti da un telo all’interno di un carrello della spesa.
All’interno dei secchi, gli investigatori hanno scoperto circa 30 kg di oloturie, le quali sono state immediatamente sequestrate e, su disposizione del medico veterinario dell’ASL, rigettate in mare in quanto ancora vive. La pesca illecita di oloturie rappresenta una minaccia grave e irreparabile per l’ecosistema marino, essendo fondamentali per il mantenimento degli equilibri marini in quanto detritivori.
Il soggetto è stato sanzionato e denunciato per presunta inosservanza del provvedimento dell’Autorità in relazione al divieto di pesca, detenzione a bordo, trasbordo o sbarco di esemplari della classe Holothuroidea, nonché per reato di inquinamento ambientale.
Il Commissariato Borgo sta attualmente svolgendo ulteriori indagini per valutare l’entità del mercato nero delle oloturie, le quali sono principalmente destinate alla vendita nei paesi asiatici, dove vengono impiegate nella produzione di cosmetici.
Anche i ristoranti sono stati oggetto di ispezioni da parte del Commissariato Borgo, con il supporto del personale dell’ASL. In un ristorante situato lungo il lungomare tarantino, gli agenti hanno rinvenuto circa 32 kg di cozze nere prive di tracciabilità, oltre a vaschette di cozze nonostante fosse scaduto il periodo di conservabilità.
Il prodotto sequestrato è stato distrutto utilizzando ipoclorito di sodio, mentre al gestore è stata inflitta una sanzione amministrativa di 1500 euro.
Infine, durante un controllo all’uscita della SP 78, gli investigatori hanno rinvenuto all’interno di un’auto, precedentemente sotto osservazione, circa 60 kg di mitili appena prelevati da un produttore abusivo. Il produttore aveva allestito una postazione di vendita di mitili, contenente circa 200 kg di prodotto, su una banchina lungo la stessa strada.
Tutto il prodotto ittico sequestrato, pari a circa 260 kg, è stato distrutto mediante il compattatore AMIU. Entrambi i soggetti sono stati denunciati per presunto commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione. Il Commissariato Borgo prosegue le indagini per smascherare eventuali reti di traffico illecito di prodotti ittici.