Romito: “Molte le criticità irrisolte da due anni”
La riapertura della scuola nasconde tante incognite ed incertezze, legate soprattutto alla approssimazione da parte della politica, sia in ambito nazionale che regionale. I bambini ed i ragazzi sono oggi i più esposti, visto che la loro fasce d’età è tra quelle più colpite dalla variante Omicron. Ci ritroviamo esattamente nelle stesse condizioni di un anno fa, quando ai ragazzi venivano forniti banchi a rotelle che avevano un utilizzo ludico tanto che sono finiti negli scantinati pur essendo costati 96 mln, le mascherine farlocche di Elkann ed Arcuri destinate agli studenti che, oltre ad averli esposti al contagio, sono costate 237 milioni pagate dagli italiani. La situazione trasporti non solo non è migliorata, ma addirittura aggravata, visto l’obbligo per gli adulti di avere il super green pass rinforzato per accompagnare i figli a scuola. Senza parlare della situazione delle classi che andrebbero arieggiate e molti insegnanti ancora non vaccinati ed alcuni di loro fanno lezione senza mascherine. Insomma una situazione drammatica che va verso un ennesimo lockdown. Ne parliamo con il preside Roberto Romito, presidente regionale dell’ANP, Associazione Nazionale Presidi.
Preside, una ennesima situazione anomala sotto tutti i punti di vista
Le misure sono selettive nel senso che si allargano come durezza e si affievoliscono con durezza a partire dai ragazzi del primo ciclo fino alla scuola secondaria di secondo grado dove c’è un numero maggiore di ragazzi vaccinati. Il Governo ha inteso dare una maggiore frequenza prima di interdirla mandando la classe in DAD.
I genitori in Puglia avevano chiesto rinviare le lezioni
Abbiamo sempre cercato di mantenere la scuola aperta per quanto fosse possibile. L’anno scorso ci ponemmo in contrasto con le ordinanze del Governatore Emiliano che erano in contrasto con il Governo Centrale. Norme che favorirono un lockdown scolastico contrariamente alle direttive governative. Le attuali misure nelle scuole secondarie a nostro avviso risultano ingestibili, soprattutto quando bisogna verificare gli alunni vaccinati e quelli non vaccinati per fargli fare la Didattica a distanza, al raggiungimento del terzo caso di contagio in classe. Una misura improponibile. Le scuole non hanno la lista dei ragazzi vaccinati e di coloro che non lo sono. Si ricorderà la polemica del green pass tra i docenti ed il personale scolastico, tanto che ci si dovette inventare un app che simultaneamente diede ai dirigenti scolastici la possibilità di capire chi fosse in regola. E’ impensabile oggi farlo con 8000 studenti al giorno
Vogliamo ricordare quali sono le regole oggi per chiudere le classi in caso di contagio? Anche se cambiano di ora in ora
Se parliamo di scuole d’infanzia le attività sono sospese con un solo contagiato. Per le classi con ragazzi fino a 12 anni, ossia dalla prima elementare alla prima media, le regole prevedono che con un contagiato la classe è in sorveglianza e con due contagiati si va in DAD. Fin qui è semplice. Il problema si crea per le superiori dalla seconda media in su. Per queste classi le regole sono che fino al primo contagiato si continua come per la prima media con uso di FPP2, se le scuole le forniscono ai propri studenti. Il problema è al secondo contagio. Succede che la DAD viene disposta per gli studenti vaccinati, gli altri possono restare in classe sotto auto sorveglianza, ciò significa che i dirigenti scolastici devono sapere chi sono i vaccinati divisi per classe, mentre se avessero accesso all’elenco potrebbero incrociare i dati, ma non hanno queste informazioni in quanto sono dati sensibili. Nel frattempo la dad va avanti per i dieci giorni: previsione che probabilmente cambierà, in quanto nel frattempo ci saranno altri vaccinati. La vedo un po’ dura. Avrebbero dovuto stabilire la stessa regola delle classi di livello più basso.
Presidente si evince tanta confusione e incertezza. Mi sbaglio?
No, non si sbaglia. Nessuno prevedeva tutti questi contagi al giorno. Nessuno prevedeva che la Omicron avrebbe creato questa situazione. Mi sembra giusto che dobbiamo sfruttare il vantaggio vaccinale e le ultimissime percentuali del corpo docente e dei ragazzi in età vaccinabile in Puglia lo sono. Non sono mai stato favorevole all’uguale per tutti, però è la metodica delle scuole superiori che non mi convince. Produrrà quello che è stato prodotto a seguito del protocollo del 3 novembre. Il collega dirigente, appena vede aumentare la situazione in assenza di risposte della Asl e dei tempi lunghi sui tamponi, metterà la classe in DAD e credo sia la cosa più saggia da fare, a meno che non si voglia tornare, come alcuni pensano, a un lockdown totale. Sarebbe in contrasto con le ferrovie, con i trasporti, con la pubblica amministrazione. Perché la scuola sì e altri no? Bisogna resistere con le regole, ma differenziate saggiamente.
Ma gli insegnati in Puglia, sono tutti vaccinati?
Al 95% mi risulta di sì
I trasporti restano il problema
Trasporti e presidi sanitari: è su questi che chiediamo di investire. Si tratta di sistemi rigidi che hanno regole loro e non vogliono cambiarle. Sui trasporti si parla dal maggio 2020. Stiamo andando per il biennio e non abbiamo risolto nulla. Per fare e realizzare un potenziamento dei trasporti abbiamo in Italia procedure complesse, oltre al fatto che ci vogliono risorse, ma anche in presenza di quelle stanziate, c’è da registrare che sono rimaste inutilizzate. Cosa dire dell’edilizia scolastica? Tutti dicono che dobbiamo aumentare la areazione dei locali scolastici. Un dirigente non può comprare un depuratore d’aria ed installarlo. Non è un apparecchio che prendi ed inserisci la spina come in un appartamento. In una scuola ci sono tantissimi locali. L’impianto chi lo adegua? Mica può farlo la scuola. Dovevano essere visti e programmati nel corso delle due estati scorse. Abbiamo avuto il tempo per potenziare queste infrastrutture. Come si fa a depurare l’aria? Aprire ora le finestre con queste temperature per cambiare l’aria?
Presidente parliamo di mascherine. Sarà obbligatoria la FFP2 nelle scuole
Si lo è già per quanto riguarda le cosiddette situazioni di “auto sorveglianza”. Il problema è che devono arrivare alla scuole spero in quantità sufficiente. Siamo pieni di scatole di mascherine chirurgiche. La situazione speriamo venga adeguata in tempi rapidi. Altro elemento del quale bisogna parlare è che mancano i presidi sanitari umani nelle scuole. La Regione Puglia aveva adeguato, quando c’era l’assessore Lopalco, l’istituzione degli OSS ma di questa delibera non c’è più traccia e mai è stata messa in esecuzione. Avere a scuola una figura che appartenga al mondo sanitario sarebbe stato un vantaggio. Sembra che il gen. Figliuolo con la sua task force dovrebbe intervenire anche su questo
Tutto lascia presagire un lockdown totale
Questo lo deciderà l’autorità sanitaria centrale. Spero che i lockdown si facciano dov’è necessario perché gli scorsi anni hanno chiuso dove non lo era. Bisogna cercare di minimizzare la DAD perché porta problemi agli studenti che sono i più svantaggiati. Hanno bisogno della presenza. La chiusura solo se c’è una situazione che rappresenta emergenza.
Continueremo a navigare a vista senza dimenticare