Diga del Pappadai, avviati i lavori per il rilancio dell’irrigazione in Salento

Un’incompiuta lunga trent’anni torna finalmente protagonista: la Diga del Pappadai, in provincia di Taranto, si prepara a cambiare il volto dell’agricoltura salentina grazie a un piano di rilancio atteso da decenni.
Sono state ufficialmente avviate le procedure di affidamento dei lavori per il completamento della Diga del Pappadai, uno degli interventi infrastrutturali più importanti e attesi della Puglia. L’invaso, costruito tra il 1994 e il 1997 ma mai entrato in funzione, potrà finalmente essere utilizzato per raccogliere e distribuire fino a 20 miliardi di litri d’acqua, fondamentali per uso irriguo e potabile. Il progetto prevede anche l’attivazione del Sistema di Irrigazione Salento, con il quale si potranno servire circa 9.000 ettari di terreni agricoli nei territori di Taranto e dell’Alto Salento, oggi ancora irrigati principalmente tramite pozzi e autobotti.
Coldiretti Puglia, promotrice della svolta, ha sottolineato la necessità di agire con tempestività per ridare funzionalità all’impianto, che nei mesi invernali potrà accumulare circa 19,9 milioni di metri cubi d’acqua. L’iniziativa rappresenta una risposta concreta alla crescente emergenza climatica che sta colpendo duramente il territorio regionale. Allo stesso tempo, si punta a valorizzare altre opere incompiute, come la diga di Saglioccia in agro di Altamura e i sistemi idraulici del Gargano, per completare un piano pluriennale di sicurezza idrica e tutela del territorio.
Per Coldiretti, serve un intervento strutturato anche sulle reti di distribuzione, sui pozzi e sugli impianti collettivi, affinché l’intera Puglia possa contare su infrastrutture efficienti in grado di garantire approvvigionamento stabile, produzione agricola sostenibile e minore dipendenza da risorse esterne.