Pasqua in Puglia, il ritorno alla tradizione familiare

Il pranzo di Pasqua in Puglia resta una certezza: tra ricette della tradizione, risparmio e legami familiari, la festa si consuma tra le mura domestiche per la maggior parte delle famiglie.
Otto pugliesi su dieci hanno trascorso la Pasqua 2025 in casa propria o da parenti, spendendo in media 95 euro a famiglia per imbandire la tavola. È quanto emerge da un’indagine di Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica. In media, sei persone a tavola e circa due ore di tempo per preparare i piatti, con un ritorno forte alle ricette tipiche regionali.
A guidare il menù, l’immancabile agnello, scelto da quasi la metà delle famiglie (46%), insieme a piatti simbolo come il Cutturiddu delle Murge, il “benedetto” di Martina Franca e la incrapiata a base di fave, cicorie e pane. Non manca il pesce, dalle fritture alla paranza, fino al baccalà. Solo il 10% ha scelto il ristorante, mentre il 4% ha tentato il picnic nonostante il maltempo. La Pasqua si conferma così non solo una festa religiosa, ma anche un momento di valorizzazione dell’economia locale, della filiera corta e della cultura gastronomica pugliese.