Torre Guaceto e il futuro dell’agricoltura sostenibile in Puglia

Un passo concreto verso l’agricoltura sostenibile: a Torre Guaceto l’acqua depurata diventa risorsa per i campi.
Sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo impianto che permetterà il riutilizzo delle acque reflue per l’irrigazione dei terreni agricoli all’interno della riserva naturale di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi. Il progetto, promosso dal Consorzio di Gestione dell’area protetta e finanziato dalla Regione Puglia, punta a ridurre drasticamente lo sfruttamento della falda acquifera e contrastare l’avanzamento del cuneo salino, che sta danneggiando gli ecosistemi e la produttività agricola locale. L’impianto, che sarà completato entro ottobre 2025, includerà una vasca di accumulo e una rete di distribuzione lunga oltre 17 chilometri, collegata al sistema di affinamento già esistente a Carovigno.
Attualmente, nella riserva sono attivi 22 pozzi che, grazie a questo intervento, verranno utilizzati solo per emergenze. L’uso delle acque affinate eviterà gli scarichi a mare e permetterà alla falda di ricaricarsi, con benefici per l’ambiente marino e per le coltivazioni. Il progetto si integra con Universwater, iniziativa europea per il monitoraggio e la gestione sostenibile delle risorse idriche, che testerà qui tecnologie innovative per ottimizzare i consumi agricoli e proteggere il suolo. Torre Guaceto diventa così un esempio concreto di economia circolare applicata all’agricoltura, in risposta alle sfide della crisi climatica e idrica.