Vino pugliese: crescita e sfide in un mercato globale

Nel 2025 il vino pugliese conquista una fetta crescente di mercato internazionale, ma Confagricoltura lancia un messaggio chiaro: è il momento di rilanciare, con più promozione, qualità certificata e attenzione ai nuovi consumatori.
Durante l’ultima edizione di Vinitaly, i dati presentati da Nomisma Wine Monitor hanno evidenziato come la Puglia rappresenti il 6% dell’export vinicolo italiano verso gli Stati Uniti. Un risultato positivo che conferma l’appeal dei vini regionali, ma che arriva in un contesto segnato da incertezze commerciali globali, dazi e mutamenti nei comportamenti d’acquisto.
“Non possiamo affidarci solo ai mercati storici. Servono investimenti mirati e una strategia che guardi anche ad Asia e Nord Europa,” ha affermato Beatrice Brizi, direttrice di Confagricoltura Puglia, sottolineando la necessità di rafforzare l’identità territoriale, promuovere la sostenibilità e adottare linguaggi più contemporanei, soprattutto per intercettare i giovani consumatori.
Con oltre 91mila ettari di vigneti, la Puglia è la terza regione italiana per estensione vitata, ma i cambiamenti nei consumi impongono un ripensamento: oggi, il 73% dei Millennial beve vino solo in occasioni speciali, e cresce l’interesse per prodotti green, leggeri e di qualità certificata.
Confagricoltura invita quindi a trasformare il successo attuale in leadership stabile, puntando su innovazione agricola, promozione internazionale e filiere trasparenti. La Puglia ha i numeri e il potenziale per diventare protagonista nel mondo del vino, ma il futuro si costruisce adesso.