Ferrarese: “Il Taranto Calcio sarà ancora protagonista”

Massimo Ferrarese a Botta e Risposta entusiasma i tifosi: «La città merita una squadra da vertice. E io farò la mia parte»

Massimo Ferrarese non è solo il commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. È anche un uomo di sport. E si vede. Nella sua intervista con il direttore Antonio Rubino, andata in onda su Puglia Press, lo ha detto chiaramente: «Io non mi occupo direttamente di calcio, ma so cosa significa per una città come Taranto. Il Taranto Calcio è l’anima della gente. E questa città merita di sognare in grande».
Un’affermazione che ha acceso gli animi dei tifosi. Perché non è una promessa da campagna elettorale. Ferrarese non è candidato a nulla. Ma il suo ruolo istituzionale e il suo coinvolgimento con la città rendono le sue parole ancora più significative. È il riconoscimento, da parte di una figura di peso, dell’importanza sociale, emotiva e culturale che il calcio riveste in riva allo Ionio.
«Quando il Taranto vince, la città respira un’altra aria. Cambia l’umore, si risveglia l’orgoglio. E questo ha un impatto anche sull’economia, sul turismo, sull’immagine esterna».
Ferrarese parla da imprenditore, ma anche da uomo del Sud. Conosce il legame viscerale tra una squadra di calcio e la propria tifoseria. Un legame che a Taranto è passione pura, quasi identitaria.
E lo dice senza giri di parole: «La città ha bisogno di un progetto sportivo serio. E chi ha a cuore il bene di Taranto deve mettersi a disposizione anche su questo fronte. Io ci sono».
Non entra nel merito di assetti societari o gestioni tecniche, ma lancia un messaggio chiaro: «Sarebbe un sogno vedere il Taranto tornare dove merita. E non è impossibile. Serve programmazione, sostegno, visione».
Parla della necessità di strutture adeguate, di un settore giovanile forte, di una città che si stringa attorno ai propri colori. Parla del “nuovo” Iacovone, che dovrà diventare uno stadio degno del futuro.
«Non ho dubbi. Se Taranto avrà finalmente una squadra vincente, sarà anche grazie al clima nuovo che stiamo costruendo. Taranto sta cambiando. E anche il calcio, come tutto il resto, deve salire di livello».
Le sue parole, rilanciate sui social, hanno scatenato centinaia di commenti. Alcuni invocano investimenti, altri ricordano i fasti di un tempo. Ma tutti, indistintamente, si ritrovano in un’unica speranza: rivedere il Taranto Calcio protagonista.
Un progetto sportivo, spiega Ferrarese, è parte integrante di un piano cittadino più ampio. «Se vogliamo una Taranto più attrattiva, anche il calcio deve fare la sua parte. Perché attorno a una squadra forte si crea comunità, si rafforza il senso di appartenenza».
Nessun proclama, nessuna promessa irrealistica. Ma una disponibilità concreta: «Sono pronto a sostenere idee serie, con le istituzioni, con gli imprenditori, con chi ama davvero questa maglia».

E proprio dopo l’esclusione del Taranto Calcio dai campionati professionistici, Ferrarese rilancia: «Quello che è accaduto è una ferita per la città. Non possiamo accettare che Taranto venga ricacciata nella Promozione. Uno stadio da Serie A merita una squadra tra i professionisti. Il mio impegno sarà personale, ma anche condiviso. Ho già parlato con altri imprenditori: vogliamo costruire le condizioni per ripartire seriamente».
Un intervento che suona come un’assunzione di responsabilità. «Non possiamo più affidarci al caso. Servono figure credibili, progetti trasparenti, una base economica solida. Io ci sarò. Perché Taranto non può più permettersi altri fallimenti».
Ferrarese non fa demagogia. Parla da dirigente, ma anche da cittadino. «Amo questa città. E so che vedere il Taranto Calcio protagonista sarebbe il più bel regalo per la nostra gente. Farò la mia parte».
E il pubblico, quello vero, ha già raccolto il suo invito.
Francesco Leggieri