Durissimo botta e risposta fra Ferrarese e il sindaco Marchionna sui lavori per i Giochi a Brindisi

Sono ore di grande tensione istituzionale sul filo che corre fra il Comune di Brindisi, ed il sindaco Giuseppe Marchionna, e il Commissario del Governo per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, proprio ieri ospite di Puglia Press Tv.
Il nodo del contendere è la partenza dei lavori per le due opere da realizzare nel capoluogo adriatico, e cioè l’ammodernamento dello stadio comunale “Fanuzzi” e quello della viabilità attorno al “Pala Pentassuglia”, per un totale di 10 milioni di euro.
Ieri pomeriggio infatti Massimo Ferrarese ha inviato una diffida al sindaco Marchionne per indicare una linea temporale, l’11 aprile, per ottenere un dettagliato cronoprogramma riguardante la partenza e l’esecuzione dei lavori a Brindisi, termine passato il quale la struttura commissariale avrebbe d’imperio preso il posto del Comune.
Ferrarese oggi ha spiegato di aver agito esasperato dai clamorosi ritardi accumulati dall’amministrazione comunale brindisina, con la quale era stato inizialmente concordata un avvio dei lavori per il mese di novembre del 2024. Il Comune avrebbe invece più volte chiesto, e ottenuto, delle proroghe, che hanno posto in serio dubbio la riuscita dell’intera operazione.
Ad ogni modo, oggi il sindaco Marchionne ha convocato una conferenza stampa, mostrandosi “allibito” per quello che ha definito un vero e proprio “sgarbo istituzionale”: i lavori relativi allo stadio (copertura metallica delle gradinate, sistemazione di parte della curva e rifacimento del campo in erba sintetica) sono stati infatti già aggiudicati, mentre quelli per l’area del Palazzo dello Sport, costruzione di alcune rotatorie e di un nuovo parcheggio, in contrada “Masseriola”, venivano aggiudicati proprio nella giornata di oggi dalla commissione Lavori Pubblici del Comune.
“Con un giorno di anticipo rispetto all’11”, ha chiosato velenosamente il sindaco, quantunque con la Struttura commissariale fosse stato pattuita la scadenza della fine del mese di aprile, prima che il Commissario tirasse fuori, improvvisamente, un ultimatum di 48 ore.
Massimo Ferrarese, dopo aver preso atto dell’ultimissimo aggiornamento, ha infine fatto presente che, dati i tempi tecnici necessari a fare partire i lavori dopo l’aggiudicazione di un appalto, che sono di 60 giorni circa, sarà accumulato comunque un ritardo di 8 mesi rispetto alla data inizialmente prevista: da novembre 2024 a giugno 2025. Qualcosa, un impegno gravemente disatteso sostanzialmente, di cui il sindaco di Brindisi dovrà comunque rendere conto. Ennesimo capitolo di quella autentica corsa contro il tempo che è diventata l’organizzazione di questo grande evento.