“Basta giochi di potere. Serve una nuova visione per Taranto”

Gianni Liviano in un’intervista esclusiva rilancia l’urgenza di un progetto condiviso per il futuro della città, lontano da personalismi e vecchie logiche.

“Basta giochi di potere. Serve una nuova visione per Taranto.”
Lo dice con forza Gianni Liviano, già consigliere regionale, assessore alla cultura e figura di riferimento del panorama politico tarantino, in un’intervista esclusiva rilasciata al direttore di Puglia Press, Antonio Rubino.
Un’intervista che non è una resa dei conti, ma un richiamo alla responsabilità collettiva, alla necessità di uscire dalle sabbie mobili delle polemiche e dei personalismi.
“Troppo spesso si continua a ragionare in termini di schieramenti, di calcoli, di equilibri da difendere – afferma Liviano – ma la città ha bisogno di ben altro: ha bisogno di una visione, di un progetto credibile e condiviso, che parli ai bisogni veri della comunità e che guardi almeno ai prossimi vent’anni”.
Un intervento, il suo, che parte da una profonda analisi del presente e di ciò che non funziona: la politica locale che ha smarrito il suo ruolo guida, l’assenza di un dibattito costruttivo, il crescente disinteresse dei cittadini. “La gente non crede più alla politica – dice Liviano – perché non la vede più come uno strumento per cambiare le cose. È percepita come autoreferenziale, chiusa in se stessa, distante dalla realtà”.
Ma nel suo discorso non c’è solo critica. C’è soprattutto la volontà di costruire, di indicare una strada possibile. Liviano parla di un “patto per Taranto” che coinvolga tutte le forze vive del territorio: il mondo delle imprese, la scuola, le parrocchie, le università, le associazioni di volontariato, i sindacati, gli ordini professionali. “Non possiamo più pensare che qualcuno da solo possa salvare la città. Serve uno sforzo collettivo. E bisogna avere il coraggio di mettere da parte i personalismi per qualcosa di più grande”.
La cultura, in particolare, deve tornare al centro. “Senza cultura non si costruisce futuro – afferma – perché la cultura forma coscienze, crea senso di appartenenza, genera cittadinanza attiva. Serve investire nelle persone, nelle idee, nelle competenze, nei giovani”.
È proprio a loro, infatti, che Liviano dedica un passaggio toccante: “Taranto non può più permettersi di perdere i suoi figli migliori. Dobbiamo offrire alternative all’emigrazione, creare opportunità qui, valorizzare il capitale umano. Serve un patto generazionale che metta i giovani al centro, non ai margini”.
L’intervista si chiude con un messaggio chiaro e diretto: “Non c’è più tempo per i giochi di potere. O si cambia ora, oppure sarà troppo tardi”.
Parole che pesano, che scuotono. Che pongono una domanda a tutta la città: siamo pronti a guardare oltre i confini del nostro interesse personale? Siamo pronti a costruire davvero, insieme?
🎥 L’intervista integrale è disponibile su YouTube:
Guarda l’intervista completa a Gianni Liviano