Puglia a rischio climatico: il verde urbano non basta più

In Puglia ogni abitante ha a disposizione appena 10 metri quadrati di verde urbano. Un dato allarmante che espone la regione agli effetti più gravi del cambiamento climatico.
La Coldiretti lancia l’allarme: serve più verde per combattere caldo e smog
Secondo un’analisi diffusa da Coldiretti Puglia, la dotazione di verde urbano nella regione è tra le più basse d’Italia, con una media di soli 10 mq per abitante. Dati che peggiorano nei centri capoluogo: Bari si ferma a 9,2 mq, Foggia a 9, mentre Taranto, con 14,4 mq, è l’unica eccezione. La scarsità di alberi aggrava l’effetto isola di calore, aumenta l’esposizione allo smog e riduce la capacità delle città di reagire a fenomeni come ondate di calore e alluvioni improvvise.
La presenza di alberi mangia polveri, come tigli, frassini, lecci e piante aromatiche, è fondamentale per raffreddare l’aria, assorbire CO2 e filtrare le polveri sottili. Un solo albero adulto può trattenere fino a 250 grammi di PM10 all’anno, mentre un ettaro verde aspira fino a 20 tonnellate di CO2. Tuttavia, la Puglia sconta anche la perdita di oltre 21mila ulivi a causa della Xylella e l’abbandono di colture da frutto, compromettendo anche il verde rurale.
Coldiretti chiede interventi strutturali nelle città e nelle campagne per fermare la desertificazione e garantire una maggiore qualità della vita. Intanto, il messaggio è chiaro: piantare alberi oggi significa proteggere la salute di domani.