Ostuni: novantenne fa arrestare il solito truffatore telefonico

A dispetto delle tante iniziative di sensibilizzazione sulla problematica svolte dalle Forze dell’Ordine, così come dalla puntuale attenzione dedicata dalle cronache dei mezzi d’informazione, capita purtroppo ancora di sentire che alcuni anziani siano raggirati dai noti truffatori che li contattano telefonicamente, presentandosi loro nelle vesti di personale di carabinieri, polizia o di qualche ufficio giudiziario, al fine d’incutere timore nelle vittime prescelte e farsi consegnare del denaro.
Non è cascata nel solito raggiro invece un’anziana signora di Ostuni, la quale è stata raggiunta telefonicamente da un uomo che le intimava di consegnare tutto il denaro che aveva in casa come cauzione da depositare in tribunale per evitare che il figlio potesse finire in carcere a causa di un incidente che aveva provocato. Veramente il solito copione, trito e ritrito, di ogni truffatore.
L’accortezza e l’intuito hanno fortunatamente suggerito alla donna che di questo potesse trattarsi, consentendole di avvertire immediatamente i poliziotti con l’aiuto di una vicina di casa. Così il presunto ufficiale del tribunale un uomo di Napoli di 45 anni (anche questo della provenienza napoletana è un aspetto che ritorna frequentemente in queste vicende) inviato presso l’abitazione dell’anziana per ritirare la “cauzione”, è stato prontamente intercettato dal personale della Polizia di Ostuni e poi rispedito, con obbligo di dimora nella sua abitazione, in provincia di Napoli.
La storia è l’ennesimo invito a tenere gli occhi aperti rispetto a queste situazioni divenute ormai tristemente ripetitive, mentre negli ultimi giorni impazza un altro tentativo di truffa telefonico, quello della voce registrata che afferma di aver visionato il curriculum della persona contattata e di offrire un posto di lavoro. Si cerca di lucrare anche sulla piaga della disoccupazione.