Lutto cittadino domani nei Comuni del tarantino coinvolti nella sciagura stradale di stanotte

La notizia della giornata, per lo meno a livello di cronaca, non solo in questa Regione ma a livello nazionale, è certamente la sciagura stradale verificatosi questa notte nella provincia di Taranto.

Com’è ormai noto, sulla provinciale 110 che collega Lizzano con Fagiano, si è conclusa tragicamente la vita di due giovanissimi ragazzi e altrettante ragazze: Giovanni Massaro, 22 anni, era lui alla guida dell’auto, una Fiat Idea. Paolo Marangi, di 19, di Sava e poi Giorgia Narducci, di 16 anni, di Torricella, e Anita Di Coste, 16 anni, di Manduria.
Una distrazione, un colpo di sonno, l’eccesso di velocità, una o più fra queste cause, nessuno potrà mai saperlo con certezza, hanno determinato l’uscita dalla sede stradale dell’automobile, il suo ribaltamento forse anche precedentemente all’impatto con un albero, visto che i corpi delle ragazze, che erano sedute sui sedili posteriori, sono stati eiettati fuori dall’abitacolo.
Giovanni, il guidatore, oggi avrebbe compiuto gli anni e i quattro amici erano tornavano da Taranto dove avevano festeggiato proprio il compleanno del più grande della comitiva.
I funerali si terranno nella giornata di domani, nei rispettivi Comuni, che in quelle ore si fermeranno per mostrare il cordoglio collettivo per la terribile disgrazia e la vicinanza alle straziate famiglie.
Com’è naturale che fosse, trattandosi di un lutto che condividono tre comunità dello stesso territorio, le rispettive amministrazioni hanno concertato anche il da farsi per la giornata di domani. Questo il comunicato pubblicato dal sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro: “Questa notte, la nostra comunità insieme a quelle di Torricella e Sava, sono state scosse dalla tragica perdita di quattro giovani vite, stroncate in un terribile incidente stradale. Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Manduria, desiderano esprimere il loro più profondo cordoglio e tutta la loro vicinanza alle famiglie colpite dalla tragica perdita. In segno di rispetto e dolore è stato proclamato il lutto cittadino unitamente alle comunità di Torricella e Sava il giorno delle esequie”.
Come accade in questi casi, è Facebook lo strumento sul quale si riversa il dolore collettivo. Le pagine d’informazione che hanno pubblicato la notizia dell’incidente, soprattutto quelle locali, sono invase da centinaia di commenti che testimoniano il dolore delle persone ma anche la rabbia ed il rimpianto, poiché le strade, tanti dopo i funerali di domani, torneranno a dimenticarlo, non sono fatte per correre.
Esse non sono delle piste da F1, con delle vie di fuga larghissime. Le nostre strade sono esattamente il contrario, sono piene di insidie, presentano tantissime carenze a livello di manutenzione, ostacoli fissi sul ciglio, come alberi o pali o fossati. Ripeterlo ora serve a poco. Quella che si combatte ogni giorno sulla strade è una guerra alla quale nessuno può sottrarsi, ma che va combattuta tenendo a mente che un errore può essere fatale anche per la vita altrui, non solo per quello di chi lo commette.