Commozione nel barese per la morte dell’autista-soccorritrice del 118 Fabiana Chiarappa

Giornata funesta quella di ieri sulle strade pugliesi. Oltre all’incidente mortale verificatosi in tarda mattinata presso Ceglie Messapica, se n’è verificato infatti un altro in serata, sulla S.S. 172, fra Turi e Putignano, costato la vita alla 32enne Fabiana Chiarappa.
Originaria di Cellamare, Fabiana era molto conosciuta e apprezzata nella sua doppia veste di autista-soccorritrice del 118 presso la postazione di Turi, ma anche di rugbista per la formazione del Capurso.
L’immagine con la quale ha voluto ricordarla la Protezione Civile di Cellamare, che qui abbiamo riportato, racchiude proprio due delle sue più grandi ragioni di vita, quella sportiva e quella volontaristico-professionale. Due mondi solo apparentemente distanti, ma in realtà con diversi punti di comune a ben vedere, perché lo sport rugbistico ha come elemento essenziale, oltre alla ruvidezza, lo spirito di squadra ed il sacrificio, nonché il rispetto assoluto per gli avversari, sia in campo sia in tribuna.
Valori certamente senza i quali non si potrebbe svolgere un lavoro tanto delicato come quello di aiutare a salvare la vita altrui.
Un’altra fra le sue grandi passioni tuttavia, quella per le moto, le è costata la vita ieri. Un incidente autonomo, nel corso del quale ha perso il controllo della sua potente moto, la stessa che compare sulla copertina del suo profilo facebook, andando a sbattere contro un muretto a secco e perdendo di fatto la vita sul colpo, mentre viaggiava in direzione Putignano. A nulla sono valsi i soccorsi dei suoi colleghi, che chissà cosa avrebbero fatto per poterla rianimare.
Le moto sono un filo comune anche per l’incidente che ha spezzato un’altra giovanissima vita, quella del 34enne Christian Caramia, vittima di uno scontro frontale fra due automobili sulla Ceglie-Martina Franca.
Originario di Cisternino, Christian risiedeva a Martina con la sua compagna. Lavorava come istruttore di guida e collaborava come giornalista per molte testate motoristico-sportive, tanto di auto quanto di moto, compreso il Corriere dello Sport.
Così lo ricorda la testata Motosprint, testata per la quale ha scritto per quattro anni: “Competente, curioso, serio nel suo lavoro ma anche capace di fare gruppo sia dentro che fuori dal paddock, Christian non ha mai lesinato la disponibilità, è sempre stato una forza propulsiva all’interno della redazione. Un giornalista di razza con senso di responsabilità d’altri tempi e quella voglia di eccellere che lo spingeva a lunghi viaggi dalla sua Puglia (spesso affrontati in notturna, in treno) per seguire le gare in ogni parte d’Italia. In questi anni, è riuscito, in modo naturale e senza alcuna forzatura, a entrare nel cuore di tutte le persone che hanno lavorato con lui: giornalisti, addetti stampa, manager, tecnici e piloti. I pensieri e i ricordi arrivati in queste ore in redazione sono una conferma di quanto di buono ha lasciato Christian nel suo purtroppo breve ma intenso percorso”.