Puglia, persi 630mila residenti in 22 anni: “si scappa da lavoro povero e precario”

In poco più di vent’anni, la Puglia ha perso l’equivalente di quattro città capoluogo.
Dal 2002 al 2024, oltre 630mila pugliesi hanno lasciato la regione: 573mila diretti verso altre aree d’Italia, quasi 119mila emigrati all’estero. È l’effetto di un sistema economico debole, fondato su precariato, salari bassi e assenza di prospettive.
A denunciarlo è la CGIL Puglia, che lancia l’allarme: “si fugge in cerca di un lavoro dignitoso, mentre qui uno su cinque resta con un contratto a termine anche per più di cinque anni”. L’impoverimento non è solo numerico, ma anche sociale: i giovani vanno via, le nascite calano e la regione si svuota. Il sindacato chiede investimenti nei settori innovativi, tutela del lavoro stabile e strategie per fermare l’emorragia generazionale.