Franco Ancona, il politico del “voglio ma non posso”

Dalla voglia di riposo alla nostalgia del potere: l’ex sindaco che non si rassegna
Il vento sembra pacatosi su Martina Franca, ma forse solo apparentemente. La tramontana si fa ancora sentire. Dopo il nostro recente articolo che analizzava la fine del regno di Franco Ancona e l’ascesa di Gianfranco Palmisano, l’ex sindaco ha deciso di rompere il silenzio, affidando ai social un post che merita attenzione. Un messaggio che, tra le righe, svela più di quanto vorrebbe.

“Mi voglio riposare”… ma senza lasciare il comando

Ancona scrive così questa mattina su un post che ha pubblicato su facebook, rispondendo di fatto al nostro articolo, nel quale dichiara la volontà di godersi un meritato riposo dopo 38 anni di lavoro, tra banca, azienda privata e sindacatura.
Un meritato ritiro dalla scena pubblica? No, perché subito dopo entra a gamba tesa nella politica locale, erigendosi (con estrema umiltà, ovviamente) a salvatore della patria contro la “cattiva politica” che starebbe emergendo.
Parla di arroganza politica, ma dimentica che lui stesso ha governato per oltre 10 anni Martina Franca e che oggi è ancora parte integrante dell’attuale amministrazione attraverso Visione Comune. È curioso che chi ha contribuito a scrivere la storia amministrativa della città negli ultimi due decenni si presenti ora come il nuovo che deve ripulire il marcio. Un cortocircuito logico che non può passare inosservato.
Il PUG: l’ossessione di Ancona

Ma l’elemento centrale del post dell’ex sindaco è, ancora una volta, il Piano Urbanistico Generale (PUG). L’amministrazione Palmisano ha approvato all’unanimità quello che Ancona non era riuscito a far adottare, e questa è una ferita ancora aperta.
Nel suo post, Ancona dice di voler vedere concluse le opere avviate durante le sue sindacature. Un desiderio legittimo, se non fosse che questo lo contraddice completamente: da una parte parla di meritato riposo, dall’altra vuole essere ancora il regista delle trasformazioni urbanistiche della città.
E la domanda sorge spontanea: sarà per questo che Visione Comune ha insistito tanto per ottenere l’Assessorato all’Urbanistica per Valentina Lenoci? L’ex sindaco vuole davvero stare a guardare o temeva che il PUG potesse essere gestito senza il suo controllo?
Il nodo della questione sta tutto nelle famose 260 osservazioni presentate al piano. Ma cosa sono queste osservazioni? Sono proposte di modifica che possono incidere in modo significativo sugli equilibri urbanistici della città. E dove ci sono le osservazioni, spesso ci sono interessi economici non da poco. È forse per questo che l’ex sindaco è così inquieto?
Ancona e Visione Comune: un legame indissolubile

Franco Ancona non è solo un semplice osservatore della politica martinese. Lo dimostra la sua vicinanza a Visione Comune, lista nata su sua ispirazione e in cui militano consiglieri comunali di sua fiducia. Ma c’è di più: l’ex sindaco fa parte di Apulia Faber, un’associazione che raccoglie professionisti, ex sindaci e tecnici impegnati nel settore immobiliare e urbanistico.
Un nome su tutti spicca in questa associazione: Marta Ancona, figlia dell’ex sindaco. E accanto a lei, guarda caso, troviamo anche Bruno Maggi, segretario di Visione Comune. Coincidenze? Difficile crederlo.
L’impressione è che Ancona voglia restare in cabina di regia con altri strumenti, senza esporsi troppo ma muovendo i fili dietro le quinte. Del resto, la politica la conosce bene e sa che a volte il potere si esercita più efficacemente nell’ombra che alla luce del sole.
Le Regionali all’orizzonte: sarà lui il candidato contro Pentassuglia?
C’è un ultimo dettaglio che merita attenzione. Nel suo post, Ancona dice di non avere bisogno di indennità pubbliche per vivere. Un’affermazione che può sembrare banale, ma che in realtà è una sottile risposta alle voci che lo vorrebbero candidato alle prossime elezioni regionali.
Si dice infatti che l’ex sindaco potrebbe decidere di scendere in campo non solo per rimettersi in gioco, ma soprattutto per ostacolare Donato Pentassuglia, assessore regionale in carica e figura forte nel panorama politico pugliese.
Se così fosse, sarebbe l’ennesima dimostrazione che il “pensionamento” di Franco Ancona è solo una narrazione di facciata. Il vecchio leone non ha nessuna intenzione di abbandonare la savana politica.
Il riposo può attendere
Dopo aver letto e riletto il post di Franco Ancona, il messaggio è chiaro: il suo non sembrerebbe un addio alla politica, ma una semplice pausa strategica. Troppo forte la tentazione di continuare a influenzare le dinamiche cittadine, troppo importante il controllo sulle questioni urbanistiche per lasciarle in mano ad altri.
Dunque, il riposo può attendere. La vera domanda è: Martina Franca ha ancora bisogno di Franco Ancona o è finalmente arrivato il momento di voltare pagina?