Brindisi, falsa veggente condannata: 7 anni per truffa milionaria

P. C., la presunta veggente brindisina nota anche come S. C., è stata condannata in via definitiva a sette anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. La sentenza, emessa dalla Corte d’Appello di Lecce, ha aumentato la pena rispetto ai sei anni e sei mesi inflitti in primo grado dal Tribunale di Brindisi nel 2021.
La donna si presentava come una veggente in grado di comunicare con la Madonna e, attraverso questa presunta capacità, aveva costruito un giro d’affari milionario basato su raggiri ai danni di persone fragili. Le indagini hanno rivelato che C. riusciva a convincere le sue vittime a versarle ingenti somme di denaro in cambio di protezione spirituale, preghiere e interventi divini. Molti dei suoi seguaci, spinti dalla fede e dal timore, hanno venduto proprietà, investito risparmi e contratto debiti per finanziare la sua presunta missione.
L’inchiesta, avviata nel 2018, ha portato alla luce una truffa quantificata in circa quattro milioni di euro. Oltre a C., sono stati condannati anche il marito F. R., la sorella G. C. e altri complici, con pene diverse in base al grado di coinvolgimento nell’organizzazione.
La vicenda ha sollevato forti interrogativi sull’uso della fede come strumento di manipolazione e truffa. Questo caso dimostra quanto sia importante proteggere le persone più vulnerabili e vigilare su chi sfrutta il carisma e l’autorità spirituale per scopi illeciti. La condanna definitiva rappresenta un segnale di giustizia per le vittime e un monito contro le false promesse di chi specula sulla credulità altrui.