Ecco il possibile percorso della gara su strada del ciclismo per i Giochi del 2026

Un anello di circa 150 km che coinvolge le province di Taranto e Brindisi, con arrivo e partenza nel capoluogo jonico ovviamente. Questa l’idea per la gara ciclistica su strada dei Giochi del Mediterraneo del 2026, di cui il Commissario straordinario Massimo Ferrarese ha pubblicato oggi, sul suo profilo facebook, una preziosa anteprima.
Un percorso che si dirige inizialmente verso il litorale jonico, toccando Manduria, per poi entrare in provincia di Brindisi da Oria, passare da Francavilla e poi salire verso la Valle d’Itria, attraversando Ceglie Messapica e Ostuni, per poi dirigersi dall’interno (senza scendere verso Fasano e scalare la “Gravina” pare di capire) verso Cisternino e quindi toccare Martina Franca.
Questa è chiaramente la fase più accidentata di un percorso certamente molto veloce, visto che poi per il resto la strada tenderà a scendere per tornare a Taranto.
I Giochi del Mediterraneo sono, nel ciclismo, riservati alla categoria degli Under 23, e costituiranno una prova certamente di grande richiamo vista la capacità del ciclismo, come sport itinerante per eccellenza, di mostrare in un colpo solo tanta parte del territorio coinvolto nella tanto attesa manifestazione.
Nel post col quale presenta il possibile percorso, Ferrarese accenna anche al fatto che sarà garantita la messa a nuovo di strade che, com’è noto, troppo spesso mostrano come questo capitolo sia uno dei tasti più dolenti per le pubbliche amministrazioni, a causa certo di fondi insufficienti ma anche di scarsa qualità dei materiali o dei lavori stessi ma anche di tantissimo pressapochismo, visto che troppo spesso le strade sono interessate da lavori di scavo volti all’inserimento o al rifacimento delle più disparate condotte (fogna, acqua, gas, fibra ottica, elettricità) senza che sia assicurato poi il loro ripristino a regola d’arte.
Non dovrebbero essere solo i grandi eventi a determinare un intervento in quest’ambito, o in quello della pulizia straordinaria delle strade extracomunali dagli orrendi cumuli di rifiuti che purtroppo abbondano ma, come sappiamo, essi forniscono lo stimolo o quegli investimenti pubblici che purtroppo l’ordinarietà non riesce mai ad assicurare a sufficienza.