Trump – La rivincita, Gennaro Sangiuliano presenta a Bari presso la Fondazione Tatarella il suo libro. L’intervista

Trump – La rivincita, Gennaro Sangiuliano presenta a Bari presso la Fondazione Tatarella il suo libro Il magnate repubblicano e presidente degli Stati Uniti Donald Trump, tornato alla sua seconda presidenza dopo la vittoria del 2016 diventa un libro, dal titolo “Trump – La rivincita”.
Il libro scritto dall’ex ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, è stato presentato ieri sera, 14 marzo 2025 alle ore 18:00, nell’ambito della rassegna Incontri d’Autore, presso la biblioteca della Fondazione Tatarella in Bari.

La vita dell’uomo politico più polarizzato ed influente della storia contemporanea, nato nel quartiere del Quuens, a New York, da Mary Anne MacLeod, immigrata scozzese e Fred Trump, figlio di immigrati tedeschi, raccontata dal giornalista Rai Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, autore di diverse biografie sui protagonisti della politica internazionale.
Il volume di grande attualità edito da Mondadori, analizza il fenomeno del presidente degli Stati Uniti, inserendolo nel contesto più ampio dei cambiamenti globali.
All’evento, coordinato dal vicepresidente vicario della Fondazione Tatarella, avvocato Fabrizio Tatarella, sono intervenuti il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia Francesco Ventola, e il giornalista Michele De Feudis.

Con loro e l’ex ministro Gennaro Sangiuliano, sono intervenuti gli operatori dell’informazione che hanno continuato ad accendere i riflettori su argomenti di grande attualità: dalla sua corsa serrata incerta fino all’ultimo per la presidenza, alla sua plebiscitaria ascesa, con sondaggi che mostravano un testa a testa tra i due sfidanti.
Il risultato del voto del 5 novembre, sta, tracciando la rotta della superpotenza americana e, gli equilibri geopolitici globali, la vicenda dei dazi, l’annoso problema della pace tra Russia Ucraina alla Nato, sino al ruolo importante e strategico che l’Italia guidata da Giorgia Meloni, può giocare in questa nuova fase geopolitica sulla scena internazionale.
La vita personale e politica di Trump sono sempre state oggetto di enorme attenzione mediatica negli anni.
Trump ha diviso i suoi contemporanei e gli storici in correnti opposte: da un lato i suoi intransigenti detrattori ma, nonostante una serie di scandali e controversie che hanno colpito il suo governo, a inchieste giudiziarie e incidenti imbarazzanti che hanno coinvolto la sua vita privata, Trump è riuscito a spiazzare tutti, mass media, esperti di sondaggi, intellettuali, politologi. Questa capacità di superare le crisi personali e politiche, testimonia la sua forza personale.

- Ma chi è davvero Trump? Lo sprovveduto poco avvezzo alle regole della politica o l’eccentrico miliardario che dice le cose come stanno?
Per rispondere occorre partire da lontano. Il racconto senza sconti e pregiudizi delle vicissitudini personali, imprenditoriali e politiche di Donald Trump, dalle origini familiari fino alla seconda campagna elettorale segnata dalla pandemia del Covid-19, diventa così la storia di un uomo in grado di cogliere il senso del suo tempo; una vicenda in cui le sorprese sono sempre dietro l’angolo e c’è una sola certezza: «The Donald» saprà ancora stupirci.
Trump ha rovesciato tutto questo: le inchieste giudiziarie, i processi, gli attentati, l’odio di certi poteri forti, le ipocrisie, le star del cinema, il mainstream, i giornaloni americani e i grandi network. Piaccia o meno tutto questo merita di essere raccontato con dettagli e particolari.
Gennaro Sangiuliano, offre il racconto senza sconti e pregiudizi delle vicende personali, imprenditoriali e politiche di Donald Trump.
La rielezione alla presidenza degli Stati Uniti accende i riflettori sulle valute mondiali, dove il dollaro statunitense, rappresenta il 61% delle riserve globali. La forza del dollaro deriva non solo dalla dimensione economica degli Stati Uniti, ma anche dalla sua credibilità storica e dal ruolo attivo del governo e della Federal Reserve nel promuoverne l’uso internazionale.
Con Trump alla sua seconda presidenza, l’euro, seconda valuta più utilizzata al mondo, ha intrapreso un percorso di internazionalizzazione, ma il suo ruolo globale rimane limitato rispetto al dollaro.
Donald Trump “può piacere o meno”, ma le sue decisioni ricadono sulle nostre vite.
Gennaro Sangiuliano: “Nel 2017 avevo pubblicato la biografia di Trump, l’ho ripresa e ho aggiunto dei nuovi capitoli che affrontano il periodo che va dal gennaio del 2021, dai tragici fatti di Capitol Hill fino alla rielezione. Nessuno di noi – sfido chiunque – aveva previsto il ritorno di Trump che, allora, non solo era dato per politicamente finito, ma addirittura era visto sull’orlo del carcere. Tutto questo deve essere oggetto di studio, anche sociologico”.
“Nel suo discorso di insediamento, Trump ha detto una cosa importantissima, ‘voglio tornare indietro’: significa tornare all’identità, al proprio passato e alla propria storia. Il tema del patriottismo è molto importante”.
“Trump si fa carico del tramonto dell’Occidente, di provare a fare qualcosa per frenare il declino della civiltà occidentale” e “sta facendo una cosa che non ha mai fatto nessuno: una volta che si è eletti si cerca di mitigare il linguaggio o di abbassare i toni, mentre Trump ha ulteriormente rivendicato la sua posizione. E questo paga, in questo momento i sondaggi dicono che il suo gradimento è cresciuto.
Secondo me ha vinto per qualcosa di profondo, perché ha saputo individuare e intercettare le correnti sotterranee che precedono anche la politica”.
- Lei nel 2017 aveva previsto la vittoria di Trump, ma qual è il segreto di questa vittoria?
Trump è connesso con il senso comune, con quello che la gente comune vive e pensa. I giornaloni del maistream in Italia hanno scritto di un testa a testa, ho trovato divertente un editoriale di Marco Travaglio che ha raccolto tutte le dichiarazioni dei giornaloni.
Ho trovato solo un giornalista molto obiettivo, Federico Rampini, che racconta come al Madison Square Garden, la gente è arrivata due giorni prima per prendere un posto ed ascoltare Trump. Questo è un sensore molto importante.
Solo Federico Rampini ha avuto l’onestà intellettuale di dire, attenzione se uno fa una manifestazione politica e le persone vengono due giorni prima per ascoltarlo, è intrinseco che ha un certo seguito e capacità di trascinare le persone. Questo deriva dal fatto che Trump, sia riuscito ad interpretare il senso comune, le aspettative comuni dei cittadini.
Questo voto e la sua seconda rielezione, ha consacrato ancora una volta, la separazione che esiste tra elite autoreferenziali che, si sono assunte una funzione didattica e pedagogica rispetto alla società in cui sono.
Vogliono forgiare una tipologia dell’essere. Questo è stato rifiutato dal cittadino comune alla ricerca di uno spazio di libertà. Trump invece ha avuto la capacità di interpretare tutto ciò.
- “Trump – La rivincita” è un titolo che richiama la vicenda di Capital HiIl?
Si, è un titolo che vuole ricomprendere il periodo che intercorre tra il gennaio 2021, quando tutti ritenevano che Trump fosse politicamente morto anche dal punto di vista personale, inseguito da tante inchieste giudiziarie e poi il ritorno alla Casa Bianca. Trump ha vinto bene con 312 elettori e ha anche vinto nell’elettorato americano.
Il mio libro non è un santino, ma pone tanti aspetti critici sul personaggio al di là di come la si pensa sul personaggio, in termini positivi o negativi. Questa sua resilienza, voglia di rivalsa, rinascita, merita di essere analizzata.
- Etichettare Trump come un “nemico” dell’Europa potrebbe essere una semplificazione eccessiva. Secondo lei il presidente statunitense Donald Trump, considera l’Ue “un nemico” degli Usa o, dovendo scegliere se dare uno schiaffo al nemico o agli amici, cosa ha deciso Trump?
Trump è europeo perché è discendente di emigrati europei, quindi io credo che questo spirito europeo, abbia forgiato gli Stati Uniti d’America.

- Cosa pensa della legislatura Biden?
Biden ha fatto anche delle cose buone, ho apprezzato la politica di reindustrializzazione, cioè porre in essere misure per riportare all’interno degli Stati Uniti delle produzioni industriali, misure che dovremmo adoperare anche noi in Italia, soprattutto nel Mezzogiorno. L’attaccamento ad una visione ideologica da parte dei democratici invece, ha portato e arrecato disastri, ha procurato le guerre.
- Le manca la politica?
Assolutamente no. Qual è l’accezione della parola politica? Politeia, voi nel fare le vostre domande, fate politica.

Avv. Fabrizio Tatarella: La Fondazione Fabrizio Tatarella ha inteso ospitare l’ex. Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che è di casa in questi locali, per essere stato vicino a Giuseppe Tatarella.
Ha scritto questo libro “Donald Trump – La rivincita” che, in questo momento storico assume un valore importante per la situazione geopolitica che stiamo vivendo.
Trump è un personaggio molto importante. È stato un uomo che dopo aver perso le elezioni presidenziali, ha lavorato alacremente per la rivincita, ed è riuscito ad ottenerla.
Nessuno avrebbe mai scommesso sulla sua rivincita e ascesa alla Casa Bianca.
Trump incuriosisce tutti, vedremo se prevarranno gli aspetti positivi o negativi”.
Gennaro Sangiuliano intende mostrare con questo libro, la sensazione che il 47esimo presidente degli Stati Uniti, sarebbe stato rieletto e che darà con il suo secondo mandato, un nuovo corso con riflessi sull’Occidente, soprattutto per l’economia mondiale.
Un libro da leggersi tutto d’un fiato, in grado di rappresentare in fondo, la storia e l’insieme delle vicende umane e politiche di un uomo in grado di cogliere come pochi altri, il senso del suo tempo.
