Eni-Versalis: giornata tesa a Brindisi. Presidio davanti all’azienda e riunione in Prefettura alla presenza di Emiliano

Giornata estremamente tesa e animata di appuntamenti quella vissuta oggi a Brindisi sul fronte della vertenza Eni-Versalis, con 1400 lavoratori dell’indotto il cui futuro è al momento del tutto incerto in seguito alla decisione dell’azienda di chiudere l’impianto del cracking anticipatamente, in vista di una riconversione dell’insediamento verso la produzione di batterie elettriche.
Proprio davanti ai cancelli dell’azienda, una folta rappresentanza dei lavoratori ha manifestato fin dal mattino il proprio desiderio di avere delle rassicurazioni che al momento non ci sono, poiché Eni ha finora garantito la continuità solo per i lavoratori diretti, non esprimendosi sull’indotto.
Una delegazione delle Rsu sindacali ha in seguito raggiunto piazza S.Teresa, sede della Provincia e della Prefettura di Brindisi al cui interno, alla presenza del prefetto Luigi Carnevale, si è tenuto un vertice molto partecipato, a cui hanno presenziato anche il presidente della Regione Michele Emiliano, venuto a Brindisi anche per ragioni legate all’ospedale di cui diamo conto in un altro articolo, l’assessore regionale alle Crisi industriali Serena Triggiani e Leo Caroli, che per la Regione dirige un Tavolo specifico dedicato ai posti di lavori a rischio nelle varie realtà produttivive, oltre alle autorità locali.
Il vertice non ha prodotto un documento unitario in virtù dell’assenza di un’unità strategica sul da farsi. In particolare al momento pesa la marcata presa di distanza espressa dalla UIL, che ha dichiarato di non condividere minimamente adeguata la politica industriale tenuta dalla Regione, rimproverando ad Emiliano l’inefficacia dell’operato nei 10 anni trascorsi, una certa acquiescenza da parte del governo regionale rispetto a tanti fenomeni di deindustrializzazione, così come la mancanza di un intervento efficace per consentire ai lavoratori coinvolti di acquisire competenze nuove.
Emiliano ha ricordato di aver già comunicato al ministro Adolfo Urso la volontà di incontrarlo, se possibile con i sindacati, i quali domani incontreranno domani a Roma i vertici aziendali per discutere espressamente la questione dello stabilimento brindisino.
Convitato di pietra il governo, colpevole a detta dei dei rappresentanti del lavoratori di non intervenire minimamente per scongiurare la perdita a livello nazionale di tutta la chimica di base, visto che Eni- Versalis è una sua controllata. Domani si saprà certamente qualcosa in più.
Accorato, come abbiamo scritto già pochi giorni fa, la richiesta dei lavoratori dell’indotto, ribadita direttamente anche ad Emiliano: “Abbiamo gli stessi diritti dei lavoratori diretti, non farti prendere per il sedere dai “padroni””.