Martina, l’eterna indecisa: prima si innamora, poi cambia idea. E poi ci ripensa.

Da chi è stata lasciata Martina? Dal Sindaco o dall’Assessore?
A Martina Franca, l’amore va e viene, proprio come i cuori di San Valentino. Erano lì, appesi con tanto entusiasmo per celebrare il Santo degli innamorati.

Poi, qualche giorno fa, via! Rimossi senza tante spiegazioni, lasciando Corso Vittorio Emanuele spoglio come un cuore infranto.
Ma sorpresa, sorpresa: oggi, con la stessa misteriosa determinazione, sono tornati al loro posto. E noi, poveri spettatori, ci chiediamo se sia un messaggio d’amore o una metafora perfetta della vita sentimentale di molti.
Martina Franca è innamorata. No, aspetta, forse no. Anzi sì, di nuovo. Insomma, il cuore di questa cittadina barocca pare pulsare a ritmo di una telenovela sudamericana: oggi ci sono i cuori rossi, domani spariscono, poi tornano.
Mancano solo le lacrime e la musica strappalacrime e avremmo il perfetto episodio di una soap dal titolo “Passione e Ripicca – Speciale Valle d’Itria”.

I cittadini, abituati a tutto, sono comunque rimasti sorpresi dal curioso balletto decorativo di San Valentino in Corso Vittorio Emanuele a Martina Franca.
Prima, con amore e dedizione, sono stati appesi cuori rossi e lucine che promettevano amore eterno (o almeno fino al 15 febbraio).
Poi, senza preavviso, gli stessi che li avevano messi li hanno rimossi con la stessa rapidità di un ex che ti blocca su WhatsApp. “Finita la festa, finito l’inganno!”, hanno pensato tutti. E invece no.
Questa mattina, con la grazia di Cupido e la determinazione di un addetto al trasloco, ecco rispuntare gli stessi individui armati di scale e romanticismo, pronti a ridare un tocco di rosso alla via principale.
Sotto gli occhi increduli dei commercianti e dei residenti – che nel frattempo già si erano rassegnati alla monotonia del post-festa – il misterioso rito del togli-e-metti è andato in scena di nuovo.
Perché? Chi c’è dietro? Un complotto delle grandi case produttrici di decorazioni? Un’oscura vendetta d’amore? Oppure una faida in stile “Un posto al sole” tra chi le luci le mette e chi non le vuole togliere se non viene pagato? O più semplicemente una questione di soldi? Perché si sa, a Martina Franca il romanticismo dura finché dura il budget.
E mentre il cuore della città oscilla tra innamoramenti e ripensamenti, il centro storico continua a vivere scene da far west: risse in Piazza Maria Immacolata che nemmeno nei migliori film di Sergio Leone.

Non mancano urla, bicchieri che volano e animi che si scaldano come nei migliori saloon del vecchio west. Forse manca solo lo sceriffo con la stella e il duello all’alba, ma siamo sicuri che qualcuno ci stia già pensando.
Martina, poi, è sempre più confusa: tra il Sindaco e l’Assessore, non sa proprio chi scegliere.
Sarà una questione di cuore, di deleghe comunali o, ancora una volta, di portafoglio? Nel frattempo, gli sguardi si incrociano tra una delibera e un’ordinanza, e chissà che tra un tira e molla decorativo non nasca un nuovo triangolo amoroso all’ombra del barocco.
E alla fine, chi è il regista di tutto questo teatrino? La risposta è sempre la stessa: il piccoletto e il grosso del “magna magna”, che da dietro le quinte orchestrano la grande sceneggiata martinese. Sempre gli stessi volti, sempre le stesse mani, sempre il solito copione, con qualche variante per tenere alta la suspense.
Il sindaco? L’Assessore? Chissà. Intanto i passanti ridono, i residenti scuotono la testa e i commercianti fanno spallucce. Forse la morale è una sola: a Martina l’amore è eterno. Ma solo a giorni alterni.