Vasta operazione della Dda, ordinanze e arresti ad Altamura per l’omicidio di Domenico Martimucci

Vasta operazione della Dda, ordinanze e arresti ad Altamura per l’omicidio di Domenico Martimucci Domenico è ancora uno di NOI. Quella giovane vita spezzata ha significato impegno, contro i disvalori della mafia, per poter vivere in una terra più sicura e più libera.
Tra i nomi da ricordare e da tenere nella nostra mente e nei nostri cuori, sottraendoli all’oblio del tempo, c’è quello di Domenico Martimucci, ragazzo altamurano onesto e coraggioso, che nella notte tra il 4 e 5 marzo 2015, il destino lo fece sbattere contro la ferocia del clan Dambrosio.
Fu colpito alla testa da pezzi di metallo dopo una potente detonazione di 1 Kg di tritolo in una sala giochi dove guardava con altri otto giovani la partita, pari a 20 granate da guerra.
Rimase in coma per 5 mesi fino alla sua morte in data 1 agosto 2015, dopo una lunghissima agonia presso una clinica austriaca specializzata in riabilitazione neurologica.
La sua morte ha riempito di sdegno l’intera opinione pubblica e scosso la coscienza di migliaia e migliaia di giovani e cittadini altamurani, esasperati e dolenti per la morte di un loro coetaneo, coinvolto senza colpa e volontà, nella spirale di sangue che per molti anni ha funestato la città di Altamura.
Sono passati 10 anni da quel maledetto 5 marzo 2015, quando, a soli 26 anni, perse la vita Domenico Martimucci, vittima incolpevole della violenza mafiosa.
Basta con le morti di mafia. Domenico è stato ucciso senza un perchè, per una tragica fatalità, per un errore.
L’esecutore materiale e i due mandanti, furono condannati con sentenza definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione.
Nelle prime ore di questa mattina 19.02.2025, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, con il supporto del Comando Provinciale di Bari, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altri due indagati, ritenuti responsabili dell’omicidio di Domenico Martimucci, tentato omicidio plurimo, detenzione e porto di materiale esplodente, aggravati dal metodo mafioso.
Rammentiamo l’eredità del giudice Falcone: ”Quando la lotta non è concentrata o simboleggiata da una sola persona, allora la mafia ci pensa due volte prima di uccidere “.
Uno Stato tecnicamente attrezzato e politicamente impegnato, può sconfiggere il crimine organizzato facendo a meno di tanti sacrifici individuali.
Il Sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella, a nome dell’Amministrazione e della città, ha rivolto un plauso per l’operato delle Forze dell’Ordine in merito ai due arresti condotti, questa mattina, dai carabinieri del Comando Provinciale di Bari (Nucleo Investigativo) e coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Il Sindaco ha dichiarato: “Ringrazio la famiglia Martimucci per la tenacia e la forza che, negli anni, non hanno mai perso, e rivolgo loro l’abbraccio di tutti i cittadini che, quotidianamente, si impegnano in azioni degne di rispetto, di attenzione, di merito. Ringrazio quanti lottano per contrastare le mafie e, dopo dieci anni, questa è una notizia che riempie il cuore di speranza e di grande senso di giustizia. Tutta la città è orgogliosa della grande professionalità delle Forze dell’Ordine: sono presidio costante sul nostro territorio per garantire un clima di maggior sicurezza e legalità.
L’Amministrazione sta lavorando ad una giornata in memoria di quel triste attentato, da celebrare il prossimo 5 marzo 2025, nella cornice del Teatro Mercadante con uno spettacolo, testimonianze e illustri interventi rivolti alla città tutta. Il nostro è un impegno costante e giornaliero”.