Davide De Fazio: “Due pesi e due misure nel PD di Massafra”

Taranto, 11 Febbraio 2025– Lo scorso 24 gennaio, dopo una breve fase di commissariamento disposta dalle segreterie regionale e provinciale del Partito Democratico, il circolo PD di Massafra ha celebrato il congresso finalizzato alla nomina del nuovo segretario e del relativo direttivo.
Tale procedura era stata avviata in seguito alla scelta del circolo massafrese e dei consiglieri democratici – Francesco Cacciapaglia, Annarita Laghezza e Francesco Pizzutilo – di porre fine all’amministrazione del sindaco Fabrizio Quarto, in netto contrasto con le indicazioni degli organi direttivi provinciali e regionali.
La misura del commissariamento, stando a quanto riportato da Davide De Fazio, esponente del PD tarantino, è stata adottata per ricondurre a unità una situazione divenuta complicata anche a causa dell’influenza politica esercitata dal consigliere regionale Michele Mazzarano.
Quest’ultimo, pur non essendo più iscritto al PD – e non potendo esserlo per i prossimi cinque anni in virtù di una condanna definitiva confermata dalla Cassazione per un caso di corruzione elettorale – avrebbe continuato a orientare le scelte dei dirigenti del circolo massafrese e dei tre ex consiglieri.
L’episodio di Massafra ricorda un caso analogo accaduto a Taranto, dove tre consiglieri comunali del PD – Bianca Boshnjaku, Michele De Martino e Valerio Papa – ignorarono la decisione della segreteria di passare all’opposizione, preferendo sostenere l’amministrazione di Rinaldo Melucci.
In quella circostanza, la linea del partito fu chiara e determinò l’espulsione dei tre dissidenti, una mossa che ora solleva interrogativi sulla presunta disparità di trattamento riservata ai consiglieri massafresi, i quali non avrebbero subito alcun provvedimento analogo.
Nella recente tornata congressuale, infatti, il circolo di Massafra ha eletto come segretario cittadino Lanfranco Rossi e come vice segretaria Annarita Laghezza.
Quest’ultima, pur avendo contribuito alla caduta dell’amministrazione Quarto in disaccordo con le disposizioni regionali e provinciali, non soltanto è rimasta nel partito, ma ne ha ottenuto un incarico di rilievo.
Parallelamente, Francesco Cacciapaglia, anch’egli tra i firmatari della mozione di sfiducia, avrebbe assunto un ruolo a Bruxelles al fianco dell’europarlamentare del PD Raffaele Topo.

Le domande poste da Davide De Fazio si concentrano sulla coerenza delle decisioni assunte dal partito: mentre a Taranto i dissidenti furono espulsi, a Massafra non soltanto si è evitata ogni sanzione, ma ai protagonisti della disobbedienza è stata persino affidata la guida del circolo.
Tale circostanza, secondo diverse fonti locali, potrebbe compromettere la credibilità del PD alle imminenti elezioni comunali, in programma tra pochi mesi.
La sensazione è che, pur essendo stato vinto un singolo confronto, la “guerra” politica interna non sia affatto terminata.
In particolare, viene sottolineato come diversi esponenti della politica e della società civile massafrese si sarebbero riavvicinati al PD in vista delle amministrative di giugno, a patto di assistere a un netto cambio di rotta dopo il commissariamento.
L’assetto emerso dal congresso, tuttavia, pare aver disatteso tali aspettative, lasciando invariati gli equilibri di potere legati al consigliere regionale Mazzarano.
La conclusione alla quale giunge De Fazio è che si sia persa un’opportunità per rinnovare davvero la classe dirigente locale e, con essa, recuperare fiducia tra gli elettori massafresi. La domanda aperta resta se tutto ciò influenzerà il futuro equilibrio del PD massafrese.