Guerriglia dopo la sfida Trepuzzi-Locorotondo. La Polizia visione i filmati degli scontri

Sul campo di gioco finita 3-1 per i padroni di casa del Trepuzzi, la sfida valida per il girone B del Camppionato regionale di Promozione girone B è finita in secondo piano a causa degli scontri che, al termine della sfida, e fuori dall’impianto, hanno riguardato decine di sostenitori delle opposte tifoserie.
La Digos sta svolgendo delle indagini volte ad acquisire maggiori informazioni possibili dall’esame dei video che alcune persone hanno registrato riguardo i violenti tafferugli, al fine di stabilire le responsabilità più significative di quanto accaduto, e portare poi all’emanazione di eventuali Daspo. Si notano infatti anche persone impegnate a dare calci ad altre, evidentemente dell’opposta tifoseria, cadute per terra. L’intervento delle forze dell’ordine lì presenti ha poi provveduto a disperdere i facinorosi.
Al di là del caso specifico, e di chi eventualmente abbia acceso la miccia, in queste situazioni c’è di base sempre un’idea del tutto malata di campanilismo, volto non a supportare la propria squadra ma a ricavare da un’eventuale vittoria, o anche solo da un episodio di gara contestato, una ragione di rivalsa sulla tifoseria opposta. La storia del calcio è piena, tragicamente, di questo tipo di episodi.
Sulla vicenda è intervenuto con un comunicato stampa il sindaco del Comune salentino, Giuseppe Taurino, il quale ha scritto di aver convocato i dirigenti del sodalizio calcistico cittadino al fine di prendere le iniziative più utili al fine di isolare i violenti, facendo intendere che probabilmente, alla base degli scontri, vi sia stato una qualche provocazione da parte dei tifosi di casa.
”Esprimo ferma condanna per l’episodio di violenza e di guerriglia avvenuto ieri fuori dallo Stadio Vittorio al termine della gara Trepuzzi-Locorotondo – ha scritto Taurino – Questi fatti non possono e non devono accadere in una società civile come la nostra. La nostra comunità non merita di essere etichettata sui giornali per questi gesti deprecabili”.