Minacce e cartucce di proiettili per l’ideatore di una cura contro il disseccamento degli ulivi

Non è la prima volta che accade, ed è anche questa un’indicazione. Luigi Botrugno aveva già ricevuto in passato, presso la sua abitazione, lettere minatorie, così come gli era capitato di trovare degli elementi di chiaro segno intimidatorio (un cappio annodato su un albero) nei terreni sui quali sta applicando la sua cura per gli ulivi colti da disseccamento.
Avevamo già raccontato del suo protocollo di cura in un articolo dello scorso ottobre, così come abbiamo dato spazio a voci tanto qualificate quanto dissonanti, che non attribuiscono la moria degli ulivi pugliesi alla Xyllela Fastidiosa ma ad un insieme di fattori fra loro concatenati.
In ogni caso, quale che siano le cause, Luigi Botrugno è un dottore in ingegneria chimica di Andrano, un piccolo Comune del sud Salento. Oltre a essere il titolare di un’azienda olearia, l’Antica Saponeria, egli ha studiato e ideato un prodotto chimico cui ha dato il nome di Nuovolivo capace, assieme ad una serie di buone pratiche, dalla concimazione alla potatura, di far rinascere le piante che mostravano i segni del disseccamento.
Sul suo profilo facebook sono fornite le testimonianze dirette degli effetti positivi del suo protocollo, peraltro anche sottoposto alla validazione dell’Università degli Studi di Bari, applicato su campi di ulivi sparsi in tutto il territorio colpito dal fenomeno.
Ieri mattina tuttavia l’ingegnere ha rinvenuto nella sua cassetta postale una lettera minatoria, assai sgrammaticata, in un codice che mischia dialetto e Italiano e scritta con un normografo, ed alcune cartucce di proiettili, che ha provveduto immediatamente a portare al commissariato dei carabinieri di Tricase per effettuare formale denuncia.

Luigi Botrugno, il quale manifesta da tempo pubblicamente l’orgoglio per non essersi arreso rispetto al disfattismo imperante in materia di cure per la malattia che ha falcidiato gli ulivi, a dispetto delle nuove minacce ricevute promette di non voler deflettere affatto. “Una nuova vigliaccata ai miei danni, certamente tutte fra loro correlate per la mia attività contro la Xylella. Ad ogni modo, vorrei far sapere ai responsabili che non ho la minima intenzione di fermarmi nella mia attività”.
L’episodio si inquadra probabilmente alla luce di un progetto criminoso, volto a speculare su quest’autentica tragedia naturale rappresentata dalla sparizione di centinaia di miglia di esemplari di ulivo nel sud della Puglia.