Un sistema innovativo di prevenzione e allerta degli incendi per il Bosco delle Pianelle
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Il Comune di Martina Franca ha presentato questo pomeriggio, presso Palazzo Ducale, un piano per garantire la prevenzione ed il monitoraggio e l’immediata individuazione di focolai all’interno della Riserva Naturale Bosco delle Pianelle.
Sono intervenuti per l’occasione l’Assessore ai Parchi e alle Riserve Naturali Vincenzo Angelini, del progettista, dottore forestale Giuliano Rocca Romanazzi, del dirigente del Settore Ambiente – Protezione Civile del Comune, ingegnere Giuseppe Mandina e del Ceo di Coing Società Cooperativa Gianfranco Spalluto.
Il sistema si basa sull’integrazione di più tecnologie per contrastare più efficacemente il rischio incendi e proteggere la Riserva Naturale Bosco delle Pianelle, polmone verde del territorio di Martina, per la sua estensione fra i più rilevanti della Puglia. E’ stato progettato e realizzato dal Comune di Martina, ottenendo dalla Sezione di Protezione Civile Regionale i fondi necessari – 94.855,71 euro – nell’ambito del “POR Puglia 2014–2020 – Azione 5.2 “Interventi per la riduzione del rischio incendi e del rischio sismico”.
All’interno delle aree boschive del Bosco delle Pianelle sono stati installati:
55 dispositivi no fire con sensore di temperatura e umidità e definizione indice di rischio incendio, nodi sentinella che, monitorando i principali parametri ambientali (temperatura e umidità), valutano il rischio di incendio ed inviano l’allarme in tempo reale;
5 counter wifi, che consentono di monitorare il flusso e la presenza/assenza di persone in determinate aree, fornendo un indice sulle circostanze potenzialmente atte a causare il rischio incendio;
5 sensori di CO2, dedicati capaci di acquisire il dato relativo al parametro dell’anidride carbonica – e contestualmente temperatura e umidità- che risulta utile nell’analisi della rilevazione degli incendi;
6 telecamere con termo camera che permettono di captare immagini chiare e dettagliate, delle quali 3 sono state collocate nella torretta di osservazione più a sud del Bosco delle Pianelle e 3 nella torretta più a nord. Sono in grado di rilevare, da una parte, l’eventuale presenza di un incendio e, dall’altra, di video sorvegliare l’area interessata grazie a un rilevatore termico e alla loro ottica. Oltre a una funzione di supervisione di potenziali eventi rischiosi, svolgono una forma di controllo e contrasto degli eventi dolosi.
La distribuzione dei dispositivi all’interno dell’area boschiva è stata effettuata in funzione delle caratteristiche geomorfologiche e della vegetazione e delle zone considerate a maggior rischio incendi (esempio aree vicino a sentieri e strade, aree periferiche, aree in cui il sottobosco è ritenuto particolarmente infiammabile).
I dispositivi messi in campo rilevano il rischio incendio in tempo reale e segnalano la presenza di circostanze potenzialmente a rischio incendio. Le informazioni raccolte vengono trasferite in cloud, dove un apposito software le rende disponibili a piattaforme specifiche come quelle del sistema di protezione civile, comuni e altre realizzate ad hoc.
Il sistema è alimentato da un impianto fotovoltaico e da batterie.
“In generale oggi il sistema di allerta e contrasto degli incendi boschivi riscontra una problematica proprio nei tempi di allerta di eventi potenzialmente pericolosi e nella verifica delle segnalazioni provenienti da varie fonti anche esterne al sistema di protezione civile e spesso non verificabili. Il sistema realizzato consente di intervenire su questi problemi abbassando il livello di rischio e innalzando la soglia di reazione dell’intera organizzazione di allerta e contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia”.