Brindisi esclusa dalle infrastrutture per l’energia eolica offshore

Ennesima esclusione per il porto di Brindisi, che non rientra tra le aree individuate dal Ministero per ospitare infrastrutture legate alla produzione di energia eolica offshore. Secondo il provvedimento ministeriale, i porti di Taranto e Augusta sono stati considerati idonei, mentre Brindisi è stata scartata per i costi e i tempi di realizzazione giudicati troppo elevati.
La decisione ha suscitato dure critiche da parte dei consiglieri comunali Lino Luperti e Michelangelo Greco, che hanno definito la situazione un’ulteriore penalizzazione per l’economia del territorio. “Brindisi continua a pagare il prezzo di scelte scellerate e dell’assenza di una strategia di rilancio economico”, hanno dichiarato.
L’esclusione rappresenta un’occasione persa per attrarre investimenti e creare nuovi posti di lavoro, aggravando una crisi già evidente, soprattutto dopo il declino della chimica di base. Taranto e Augusta, invece, grazie a infrastrutture più adeguate, potranno beneficiare di questa opportunità legata alla transizione energetica.
I consiglieri hanno chiesto chiarezza sul futuro di Brindisi e sul ruolo che la città potrà giocare in un eventuale sistema portuale integrato con Taranto. Per il momento, la città rischia di restare ai margini di un settore strategico per lo sviluppo sostenibile e la crescita economica.