Leo Muscato: “Ho bluffato sulla laurea, credete in voi stessi”

“Ho bluffato sulla laurea. Credete in voi stessi.” Questo il messaggio che il regista Leo Muscato ha condiviso nell’intervista rilasciata a Repubblica per i 100 anni dell’Università di Bari.
Una rivelazione che ha colpito per sincerità e che si è trasformata in un invito rivolto soprattutto ai giovani.
Muscato, originario di Martina Franca, ha raccontato come, all’inizio della sua carriera, si sia trovato a dichiarare di avere un titolo accademico per superare barriere burocratiche e lavorative.
“Non consiglio di farlo,” ha precisato, “ma voglio sottolineare quanto sia fondamentale la fiducia nelle proprie capacità, oltre ogni convenzione.”
Un talento nato sul palco
Nato nel 1973, Muscato ha intrapreso gli studi universitari a Roma, ma è il teatro a catturare il suo interesse.
Dopo aver lavorato con la compagnia di Luigi De Filippo, nel 1997 ha vinto il concorso per la Scuola “Paolo Grassi” di Milano, dove ha affinato la sua formazione come regista.
Da allora, ha diretto opere teatrali e liriche nei più importanti teatri italiani e internazionali, ricevendo prestigiosi riconoscimenti come il Premio della Critica e il Premio Abbiati.
Tra i suoi successi recenti spicca La forza del destino di Verdi, rappresentata alla Scala di Milano e accolta con lunghi applausi.
Un invito a guardare oltre i titoli
Durante l’intervista, Muscato ha sottolineato che la laurea non dovrebbe essere l’unico metro di giudizio per valutare una persona.
“Il talento, l’impegno e la passione valgono molto più di un pezzo di carta,” ha dichiarato.
Questo messaggio, condiviso in un evento dedicato all’eccellenza accademica, assume un significato ancora più profondo: celebrare l’istruzione senza dimenticare il valore delle esperienze pratiche.
Un messaggio universale
Le parole di Muscato hanno suscitato reazioni diverse, ma il suo appello a credere in se stessi resta un invito potente. “Abbiate coraggio,” ha concluso, “il mondo ha bisogno di persone capaci di pensare fuori dagli schemi.”
Un messaggio che risuona non solo tra gli studenti, ma in chiunque sia pronto a inseguire i propri sogni.