Foggia, cinque a processo per l’aggressione al Riuniti
Fissato per il 21 febbraio il processo ai cinque familiari di Natasha Pugliese, la 23enne di Cerignola deceduta il 4 settembre 2024 al policlinico Riuniti di Foggia dopo un intervento chirurgico. Gli imputati – padre, sorella, due fratelli e uno zio – sono accusati di lesioni al personale sanitario, minacce e interruzione di pubblico servizio.
Secondo la Procura, rappresentata dal pm Paola De Martino, l’aggressione è avvenuta in seguito alla notizia del decesso della giovane, scatenando il caos in ospedale. Il personale sanitario, costretto a barricarsi, ha denunciato una cinquantina di persone giunte da Cerignola, anche se le indagini hanno circoscritto le responsabilità a cinque persone.
Il policlinico Riuniti si è costituito parte civile, mentre prosegue parallelamente un’inchiesta per omicidio colposo che coinvolge venti tra medici e operatori sanitari. Gli esiti dell’autopsia, attesi nei prossimi mesi, potrebbero chiarire le cause del decesso.
Natasha Pugliese era stata ricoverata dopo un incidente stradale a giugno 2024, quando era stata investita mentre era su un monopattino. L’intervento chirurgico avrebbe dovuto risolvere le complicazioni, ma l’esito si è rivelato fatale, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza negli ospedali pugliesi.