Ospedale Sud Salento, l’ennesimo stop che sa di addio

Il nuovo ospedale che doveva sorgere fra Maglie e Melpignano è sempre più un miraggio. E per i tempi che occorrono per costruirne uno e renderlo perfettamente agibile, il dilatarsi indefinito del processo di approvazione equivale comunque ad un rinvio alle celebri calende greche.
E’ accaduto infatti che, con la Delibera di Giunta n.1897 del 30 dicembre 2024, la Regione Puglia ha approvato il nuovo piano degli investimenti in edilizia sanitaria, con il finanziamento del ministero della Salute. Al suo interno figurano due interventi, la riqualificazione del “Monoblocco” degli Ospedali “Riuniti di Foggia e la costruzione del nuovo ospedale di Andria.
Non c’è traccia del lungamente preconizzato ospedale del “Sud Salento, attorno alla cui edificazione in realtà le problematiche sono state, fin dall’inizio, di natura squisitamente progettuale. L’aria sulla quale la struttura dovrebbe insistere, infatti, attigua alla tangenziale che da Maglie si innesta in direzione della Statale 274 per S.Maria di Leuca, non consente di accogliere il progetto in origine presentato, e l’ASL di Lecce, per questo primo essenziale motivo, aveva presentato un progetto di rimodulazione dell’opera.
Insomma, chiusi anni fa i presìdi della stessa Maglie e della vicina Poggiardo, l’area sud-orientale della provincia di Lecce può contare attualmente sull’ospedale di Scorrano.
“Adesso c’è solo una cosa da fare: mettersi al lavoro per rendere l’ospedale di Scorrano un vero presidio di primo livello. Finisce così, nel peggiore del modi, una colossale presa in giro ai danni di un intero territorio, dei cittadini riuniti nel Comitato Nuovo Ospedale Sud Salento, in cui gli unici che ci hanno certamente guadagnato sono i progettisti”, afferma il deputato di Forza Italia Andrea Caroppo.
Da rimarcare,, restando alla questione sanitaria ma passando alla provincia di Taranto, come in questi giorni il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, abbia sostenuto che la Città di Taranto necessita assolutamente, pur in presenza del nuovo ospedale “San Cataldo”, quando verrà realizzato, di conservare anche un altro presidio ospedaliero, il “SS. Annunziata”.
“Se Bari ha quattro Pronto Soccorso, Taranto ne deve avere almeno due. Chiederò al ministero garanzie su questo”, ha dichiarato. Il minimo sindacale, non ci pare di poter aggiungere altro, ma con i tempi che corrono, è bene valorizzare anche le ovvietà.