Sanità a Lecce: tempi d’attesa record per esami e visite

Nell’Asl di Lecce, i tempi di attesa per esami diagnostici e visite specialistiche superano di gran lunga i limiti previsti. Tra le prestazioni più critiche, la colonscopia registra 565 giorni di attesa e l’esofagogastroduodenoscopia con biopsia arriva a 636 giorni, contro i 120 giorni previsti. Anche per le visite cardiologiche, endocrinologiche e urologiche si riscontrano ritardi significativi, con attese che vanno dai 222 ai 255 giorni.
La situazione è aggravata dalle liste per le risonanze magnetiche: per l’encefalo e il tronco l’attesa raggiunge i 305 giorni, mettendo a dura prova la pazienza degli utenti. Questi ritardi spingono molti cittadini a rivolgersi a strutture private, accrescendo le disuguaglianze nell’accesso alle cure.
La Regione Puglia monitora costantemente le liste d’attesa attraverso rilevazioni semestrali. Nonostante le prestazioni urgenti rispettino i tempi previsti, quelle programmabili superano abbondantemente i limiti. Per ridurre il problema, la giunta regionale ha stanziato 30 milioni di euro, destinati a potenziare la collaborazione con strutture private accreditate.
Il Nucleo ispettivo regionale sta verificando possibili irregolarità nella gestione delle prenotazioni, con alcune segnalazioni già trasmesse alle autorità competenti. Intanto, i cittadini continuano a subire le conseguenze di una sanità che fatica a garantire equità e tempestività.