Amianto FS: Tribunale condanna RFI a risarcire famiglia foggiana

Il Tribunale di Roma ha condannato RFI (Rete Ferroviaria Italiana) a risarcire con 1,3 milioni di euro la famiglia di un operaio foggiano deceduto a causa di un mesotelioma provocato dall’esposizione all’amianto. L’uomo, Rocco A., aveva lavorato tra il 1969 e il 1971 presso le Officine Grandi Riparazioni di Foggia, svolgendo attività di manutenzione in ambienti privi di protezioni adeguate.
La sentenza riconosce un risarcimento di 850mila euro per i danni morali subiti dai familiari, che si sommano ai 200mila euro già assegnati per il danno diretto dell’operaio. Nonostante fosse nota la pericolosità dell’amianto fin dagli anni ’40, le misure di sicurezza adottate risultarono tardive, causando esposizioni fatali.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto, sono oltre 696 i casi di mesotelioma tra i lavoratori delle Ferrovie dello Stato, un dato che evidenzia l’impatto devastante di questa negligenza. La famiglia dell’operaio, assistita dall’avvocato Ezio Bonanni, ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, considerato un importante passo verso la tutela dei diritti delle vittime.