La nuova moneta da 7,50 euro: non illuminerà l’alba di Otranto

In un’epoca in cui le notizie corrono più veloci del vento che accarezza le coste pugliesi, ecco giungere l’ultima novità destinata a far discutere: la moneta da 7,50 euro.
Annunciata con clamore, questa nuova emissione ha già conquistato l’attenzione di molti, nonostante la sua effettiva utilità sia ancora tutta da dimostrare.
Ma facciamo un passo indietro.
La moneta da 7,50 euro, coniata in edizione limitata di 25.000 esemplari, è stata emessa dal Banco de Portugal ed è disponibile per l’acquisto esclusivamente in Portogallo.
Nonostante il suo valore nominale, si prevede che il suo valore di mercato possa raggiungere cifre superiori, rendendola particolarmente interessante per i collezionisti.
Eppure, nonostante l’entusiasmo iniziale, è bene chiarire che questa moneta non entrerà in circolazione in Italia.
Gli abitanti di Otranto, così come quelli di Taranto, Bari, Lecce e Brindisi, non vedranno questa moneta brillare nelle loro tasche. La sua tiratura limitata e la distribuzione confinata al Portogallo la rendono un oggetto da collezione piuttosto che un mezzo di pagamento comune.
E allora, perché tutto questo clamore? Forse perché, in un mondo sempre più digitale, l’idea di una moneta fisica con un valore così insolito suscita una certa nostalgia.
O forse perché, in fondo, amiamo lasciarci affascinare da ciò che è raro e inusuale, anche se non avrà un impatto reale sulla nostra vita quotidiana.
La moneta da 7,50 euro rappresenta l’ennesimo esempio di come una notizia possa generare discussioni e aspettative, anche quando la sua rilevanza pratica è pressoché nulla.
Un miraggio numismatico che, sebbene affascinante, non illuminerà l’alba di Otranto, né il porto di Taranto, né alcun’altra città italiana.