Rincari nei porti di Bari e Brindisi: aumentano le tariffe per passeggeri e veicoli

A Bari e Brindisi scattano gli aumenti delle tariffe portuali, con rincari che variano da 20 a 40 centesimi per passeggeri, crocieristi e veicoli. La decisione, approvata dal Comitato di gestione portuale, si è resa necessaria per coprire un disavanzo annuale di 2,5 milioni di euro. La misura punta a sostenere i costi operativi, migliorare la sicurezza e ampliare i servizi, con particolare attenzione ai traffici ro-pax, ro-ro e crocieristici.
Il commissario straordinario Vincenzo Leone ha spiegato che le tariffe, ferme dal 2019, sono state riviste per mantenere alti gli standard dei porti pugliesi. Parallelamente, a Brindisi prosegue il percorso di riconversione della banchina ex-Enel, con l’obiettivo di liberarla entro il 2027 per nuovi utilizzi.
A Bari, intanto, si lavora al completamento del nuovo terminal passeggeri, previsto per il prossimo anno, mentre a Brindisi sono in corso trattative con MSC per la concessione di spazi dedicati ai crocieristi.
I due porti competono anche sul fronte del bunkeraggio a GNL, una risorsa strategica per attrarre il traffico marittimo di nuova generazione. Edison e Axpo hanno avanzato proposte rispettivamente a Brindisi e Bari, evidenziando l’importanza di investimenti infrastrutturali per garantire un futuro sostenibile ai porti pugliesi.