I 6 miliardi di euro per la Puglia previsti dal Fsc assegnati senza sentire i sindaci. Lo sfogo del sindaco di Casamassima
Come abbiamo scritto la scorsa settimana, i 6 miliardi e mezzo che il Governo ha stanziato per la Puglia attraverso il Fondo sviluppo e coesione hanno creato qualche malcontento, forse inevitabile, derivante dalla loro assegnazione. Ciò è in parte inevitabile, perché le emergenze o, più semplicemente, le cose da fare, sono tantissime, e ogni attore politico ha le proprie priorità.
Nel caso dei sindaci, questo vale ancora di più. Praticamente impossibile che quella somma potesse soddisfare le richieste e le necessità di una Regione tanto grande e complessa.
Giuseppe Nitti, Primo cittadino di Casamassima, Comune della Città metropolitana di Bari, rientra fra gli scontenti, essendo a dir poco inviperito per una scelta in particolare presente nell’articolato piano di ripartizione del Fsc, quella che assegna quasi 10 milioni di euro alla realizzazione di uno studentato per l’università privata Lum.
Per alcune scuole pubbliche della sua città, infatti, in particolare la media la Dante Alighieri, dice il sindaco, per la quale alla Regione fu presentato un piano che ne prevede l’abbattimento e la ricostruzione, non si trovano mai soldi mentre se ne trovano così tanti per un ateneo privato?
Secondo Giuseppe Nitti, il problema a monte è stato di metodo, nel fatto che i sindaci non siano stati per nulla ascoltati per avere pareri sul migliore utilizzo di quei fondi. Ma è evidente che, da questo punto di vista, sarebbe stato impossibile coinvolgere nella ripartizione del finanziamento ogni singolo amministratore locale, perché questo avrebbe significato intraprendere una discussione che sarebbe durata anni, senza concludere nulla e perdendo quei soldi.
Il governatore Michele Emiliano ha dichiarato che, già così, le trattative sono state a dir poco estenuanti, e si sono concluse lo stesso giorno nel quale il Piano è stato presentato a Bari, alla presenza del ministro uscente Raffaele Fitto e del capo del Governo Giorgia Meloni.
Nitti aggiunge un’altra nota di lamentela, quella che riguarda un’importante via di comunicazione fra il barese e la Valle d’Itria, la strada Statale 172. “Questa Statale conta decine di morti per incidenti gravissimi. Questa sarebbe stata l’occasione per metterla in sicurezza. Non sto facendo quindi una battaglia solo di campanile, per portare acqua al mulino solo della mia città”.
A questo proposito va ricordato come dall’assegnazione sia stata esclusa anche la Statale 100 fra Bari e Taranto nel famigerato tratto fra Massafra e Mottola, e che quell’esclusione abbia creato varie e giustificate polemiche. Non si capisce, effettivamente, come possa non essere stata considerata una priorità assoluta.
Il sindaco di Casamassima afferma infine di avere intenzione “bellicose”: “Adesso scriverò una lettera al presidente del Consiglio e al presidente della Regione, per porre alla loro attenzione questa mancanza di attenzione nei nostri confronti”.
Chissà quante altre ne riceveranno, in particolare Giorgia Meloni. La coperta, finché si resterà nell’ambito delle attuali regole europee, sarà sempre troppo corta.