Ospedale della Valle d’Itria: la UIL denuncia la scarsità di personale

A distanza di qualche mese, la Uil-Funzione Pubblica torna a lanciare l’allarme sulle carenze croniche che affliggono il presidio ospedaliero di Martina Franca. Il problema riguarda sia la quantità di operatori sanitari attualmente in servizio, sia il personale ausiliario.
Le criticità più evidenti riguardano i reparti di Radiologia, Urologia, Ortopedia, Cardiologia e Sala Operatoria. Le poche unità presenti, in particolare nei reparti di Radiologia e Urologia, rendono il carico di lavoro insostenibile, secondo Alessandro Salamina, rappresentante dei lavoratori per UIL FPL.
Ma la stessa cosa vale per il reparto di Cardiologia, dove è pure previsto il raddoppiamento dei posti letto da 8 a 16, ma il personale ausiliario è restato lo stesso di prima: “A seguito dei lavori di ampliamento e ristrutturazione, il personale deve ripetere le attività di pulizia più volte al giorno per mantenere condizioni di sterilità. – spiega Cosimo Semeraro, RSA UIL FPL – La mole di lavoro è aumentata, ma le risorse umane sono sempre le stesse”.
Se a questo si aggiungono le assenze per malattia o quelle derivanti dai congedi parentali, la situazione si mostra in tutta la sua gravità, imponendo alla Regione di intervenire per autorizzare l’ASL di Taranto a fare nuovi assunzioni.
Nel frattempo, è urgente – sostiene Giovanni Maldarizzi, segretario generale UIL FPL Taranto – trasformare i contratti part-time (2 ore e 45 minuti al giorno) degli ex Girasole ed ex Eureka in contratti full-time, restituendo dignità a circa 10 lavoratori che sopravvivono con stipendi troppo bassi”.
Niente che non si possa dire anche per tanti ospedali delle altre province pugliesi, un quadro che richiederebbe interventi immediati, che chiama certamente in causa tanto la Regione quanto il Governo centrale, che pure sostiene di avere aumentato la spesa sanitaria in termini assoluti.