Parzialmente domato l’incendio scoppiato venerdì nella zona industriale di Brindisi

Solo questa sera i vigili del fuoco hanno avuto la meglio sulle fiamme sviluppatesi lo scorso venerdì all’interno dell’azienda “Tmm demolizioni” srl, nella zona industriale di Brindisi, che si occupa dello smaltimento di rifiuti di vario tipo come apparecchiature elettriche ed elettroniche, resti di autovetture, carta, carbone, imballaggi vari ma anche metalli assortiti, di provenienza dalle demolizioni navali e industriali.
L’incendio si è propagato in seguito al piazzale di un’altra realtà aziendale, anch’essa dedita allo stoccaggio di rifiuti. Ed è qui che le squadre degli operai, che sono giunte a Brindisi anche dalle altre province pugliesi, a causa dell’imponenza dell’incendio e dal fatto che esso trovava continua fonte di nuova alimentazione nel materiale in gomma e plastica presente, dovranno operare ancora, visto che restano attivi dei focolai.
L’abbondante colonna di fumo sprigionatasi a causa dell’incendio, fortunatamente spinta nei primi giorni non verso il centro cittadino ma verso il mare dal forte vento di scirocco prima e di tramontana poi, è del resto visibile costantemente dallo scorso venerdì, e ha costretto ieri il sindaco Giuseppe Marchionna a emanare un’ordinanza che individua un’area nelle vicinanze dell’incendio, costituita dai rioni Perrino, San Pietro e San Paolo e dalle tante aziende insistenti nella zona, nella quale si stabilisce l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, di tenere chiuse porte e finestre delle abitazioni e di non utilizzare i condizionatori d’area.
Questo perché i rilievi hanno fatto emergere picchi rilevanti di Pm10, di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) e benzene.