PresentatoCivico 120, il film documentario sul 25esimo anniversario della tragedia di Viale Giotto
Domani la Città di Foggia si fermerà per commemorare il venticinquennale della tragedia di viale Giotto dove, l’11 novembre del 1999 venne giù un condominio contenente 26 appartamenti.
Morirono 67 delle 71 persone presenti in quel momento nell’edificio, fra i quali i suoi due costruttori, fratelli Delli Carri. Un evento che sconvolse tutta l’Italia, figlio di certa faciloneria e pressapochismo tipicamente italiani ma anche della fame di abitazioni che caratterizzava l’Italia del boom economico, e demografico, degli anni ’60. Tempi, com’è del tutto evidente, lontanissimi, nel bene come nel male.
Dalla carte dell’inchiesta per disastro colposo è poi emerso come alla base della tragedia vi sia stato l’utilizzo di materiali scadenti per costruire il palazzo, fra i quali addirittura il riciclo di spazzatura, sera è stato presentato in anteprima il nuovo cortometraggio di Lorenzo Sepalone, ‘Civico 120’, dedicato alla tragica vicenda di Viale Giotto, dove 25 anni fa persero la vita 67 persone.
E’ stato presentato in questi giorni “Civico 120”, del regista foggiano classe 1989 Lorenzo Sepalone, un’opera che mescola immagini d’archivio dell’epoca con parti romanzate e ricostruzioni interpretate da attori, e che nel titolo riecheggia il numero civico di quel palazzo crollato per fragilità strutturale. In questo modo, il corto riesce a trasportare lo spettatore in quei momenti, rievocando le emozioni e i ricordi delle persone che hanno vissuto in prima persona quella tragedia.
Un lavoro di circa 30 minuti, in cui si alternano ricostruzioni, testimonianze e racconti si propone ora riportare alla luce quell’evento tanto terribile, non solo, ma soprattutto, per i foggiani, che vivono in una città che di problematiche ne soffre comunque tante.
‘Civico 120’ si sviluppa attraverso un percorso narrativo che parte dalla cronaca dell’evento per arrivare a toccare le vite dei singoli, le storie di chi si è trovato coinvolto e di chi ha perso i propri cari. Testimonianze intense raccontano il dramma, mentre le scene ricostruite evocano il senso di comunità, di solidarietà e di profonda tristezza che seguirono la tragedia.