Brindisi, effettuate stamane le perizie stradali sull’incidente mortale del giovane motociclista
Su disposizione della Procura del Tribunale di Brindisi, si è svolta stamane, lungo viale Caduti di via Fani, la perizia che ha cercato di ricostruire le cause dell’incidente verificatosi su questa via di ingresso alla Città la notte fra il 14 e il 15 settembre 2024, nel quale perse la vita il 19enne Mirko Conserva.
Partito dall’attiguo rione Sant’Elia, il giovane motociclista stava raggiungendo l’ospedale “Perrino”, dove svolgeva le mansioni di addetto alle pulizie, quando ha perso la guida del suo scooter T-max, verosimilmente a causa delle radici dei pini marittimi affioranti dal manto stradale, andando prima a sbattere su di un cordolo del marciapiede e poi venendo disarcionato dal mezzo.
Un identico mezzo a due ruote è stato utilizzato stamane da un giovane collaudatore, che in un’ora di tempo ha più volte percorso, a velocità variabili, il tragitto seguito quella mattina da Mirko, al fine esattamente di valutare quanto le sconnessioni del manto stradale possano aver influito sul fatale incidente.
L’ingegnere incaricato dal Tribunale di eseguire la perizia, Maurizio Sagace, ha coordinato i lavori, supportato dal personale dei Vigili urbani e del locale Comando dei Carabinieri, i quali hanno disposto le opportune chiusure della circolazione stradale lungo quello snodo fondamentale della viabilità brindisina.
Sempre allo scopo di risalire alle eventualità responsabilità dell’incidente, sono stati prelevati in precedenza dei pezzi del malandato asfalto, e sono stati acquisiti da parte dei Carabinieri, presso l’ufficio Lavori pubblici del Comune di Brindisi, documenti attinenti gli interventi ai quali è stata sottoposta l’arteria negli ultimi anni.
La famiglia di Mirko, assistita dall’avvocato Giacinto Epifani, ha chiesto e ottenuto dalla Procura questi accertamenti di carattere tecnico, per cercare di trovare la ragione alla base della disgrazia che l’ha colpita. A due giorni dalla Giornata nazionale dedicata alle vittime della strada, un modo per ricordare a tutti come tanto la condotta individuale quanto i fondi destinati a costruire strade sicure o alla loro manutenzione costante, concorrano assieme a determinare il livello di sicurezza delle stesse.