Individuato il presunto responsabile dell’investimento mortale avvenuto a Fasano
La Procura di Brindisi indaga, per i reati di omicidio stradale, omissione di soccorso, incendio e riciclaggio, un 31enne di Fasano, ritenuto il probabile responsabile della morte di Antonio Loprete, il 78enne travolto in una via del Città della Selva la notte fra sabato e domenica scorsi, e poi spirato alcune ore dopo presso il “Perrino” di Brindisi.
La svolta è arrivata incrociando i dati a disposizione degli inquirenti ed elementi significativi emersi negli ultimi giorni. Innanzitutto, è stato possibile individuare l’automobile responsabile dell’investimento mortale dall’esame delle telecamere poste a circuito chiuso poste sulla strada dell’incidente, una Panda.
Seguiva poi l’individuazione della carcassa di un’automobile bruciata nelle campagne di Fasano, che risultava essere una Fiat Panda rubata lo scorso 9 ottobre, e per il cui furto era stata presentata regolare denuncia. Il 31 finito sotto indagine, o chi per lui, avrebbero quindi rubato l’automobile, dandola poi alle fiamme per cercare di cancellarne i presumibili danni alla carrozzeria che avrebbero ricondotto gli inquirenti all’incidente di cui è rimasto vittima l’ex fruttivendolo.
Resta da capire come sia stato possibile risalire al 31enne indiziato a partire da questi elementi, che chiaramente messi assieme si tengono bene molto insieme nel giustificare le ipotesi di reato configurate.
I funerali di Lopresti non sono stati ancora svolti, in quanto per lunedì 4 novembre è prevista l’effettuazione della perizia autoptica su disposizione della stessa Procura di Brindisi.