Ospedale di Martina Franca: Eccellenza cardiologica sotto la guida della dottoressa Scianaro
L’Ospedale di Martina Franca sta vivendo un momento di significativo rilancio, diventando un punto di riferimento anche nell’ambito della cardiologia grazie alla guida della dottoressa Maria Carmela Scianaro.
Con una carriera costellata da esperienze formative e professionali di alto livello, la dottoressa Scianaro ha portato competenze e innovazione al reparto di cardiologia, trasformandolo in un centro di eccellenza per l’intera ASL Jonica.
Una formazione di prim’ordine, con laurea e specializzazioni conseguite con lode presso prestigiose università italiane, la dottoressa Scianaro ha maturato esperienze significative in importanti centri cardiologici nazionali e internazionali, approfondendo le sue competenze in elettrofisiologia, elettrostimolazione cardiaca e gestione avanzata delle aritmie.
La sua partecipazione a numerosi studi clinici internazionali e la sua attività scientifica testimoniano un impegno costante nella ricerca e nell’aggiornamento professionale.
Attualmente, il reparto può disporre di un team di dieci medici cardiologi altamente qualificati, supportati da personale infermieristico specializzato.
L’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) di Martina Franca è dotata di otto posti letto ed altri otto in attesa della riapertura, oltre ad attrezzature all’avanguardia per la gestione delle emergenze cardiologiche. Il reparto di degenza ordinaria offre venti posti letto per il trattamento e la riabilitazione dei pazienti cardiologici.
Il laboratorio di elettrofisiologia e stimolazione cardiaca rappresenta uno dei punti di forza del reparto, consentendo di effettuare impianti di pacemaker, defibrillatori e monitoraggi avanzati direttamente in loco.
Questo evita ai pazienti di doversi spostare in altri centri, garantendo continuità assistenziale e riducendo i tempi di attesa. Inoltre, il reparto dispone di servizi di ecocardiografia avanzata, inclusi ecocardiogrammi transesofagei e da stress, fondamentali per diagnosi precise e tempestive.
Il potenziamento del reparto è stato reso possibile anche grazie al sostegno del Direttore Generale dell’ASL di Taranto, dottor Gregorio Colacicco, intento a perseguire il progetto di rilancio dell’Ospedale Valle d’Itria grazie anche a eccellenti professionalità.
Meriti anche al Direttore Sanitario dell’ospedale di Martina Franca, dottor Gianfranco Malagnino, che opera attivamente per favorire lo sviluppo di nuovi servizi e migliorare l’offerta sanitaria sul territorio.
Eccellenza cardiologica a Martina Franca: focus sull’ipercolesterolemia e nuove terapie
Un aspetto centrale dell’attività del reparto di cardiologia è l’attenzione alla prevenzione e al trattamento dell’ipercolesterolemia, uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. In Italia, le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e morbidità, con 224 mila decessi ogni anno, di cui circa 47 mila imputabili a un inadeguato controllo dei livelli di colesterolo nel sangue.
Consapevole di questa realtà, la dottoressa Scianaro ha promosso l’organizzazione del primo evento monotematico ospedale-territorio intitolato “Focus sulla ipercolesterolemia: dallo storico al moderno. Cosa è cambiato nella terapia ipolipemizzante”.
L’evento, tenutosi a Martina Franca il 19 ottobre, è stato realizzato in collaborazione con la dottoressa Pierri, cardiologa del Distretto Socio Sanitario n°5 dell’ASL Taranto, e ha visto la partecipazione di medici di medicina generale, cardiologi e neurologi del territorio.
Durante l’incontro, aperto dalla dottoressa Saveria Esposito, Direttrice del DSS n°5, e dal dottor Gianfranco Malagnino, sono stati discussi i modelli attuali di prescrizione e follow-up, con l’obiettivo di sviluppare un piano d’azione integrato tra ospedale e territorio.
L’intento è stabilire un approccio equo e omogeneo per l’accesso alle cure, garantendo una gestione ottimale della dislipidemia e migliorando gli esiti di salute dei pazienti.
Tra i relatori, il dottor De Santis ha affrontato il tema “Dall’ateroma all’evento cardiovascolare”, evidenziando il processo patologico che porta alla formazione delle placche aterosclerotiche e ai conseguenti eventi cardiovascolari.
La dottoressa Di Corato, endocrinologa, ha sottolineato l’importanza di agire sui fattori di rischio modificabili, quali il diabete mellito, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’obesità, la sedentarietà e il fumo.
Il dottor Vincenzo Ceci ha approfondito le nuove terapie disponibili, illustrando “Come gestire la terapia farmacologica ipolipemizzante tra vecchie e nuove molecole”.
Ha spiegato come, accanto alle statine, siano ora disponibili farmaci innovativi come l’ezetimibe, l’acido bempedoico e gli inibitori della PCSK9, che consentono di raggiungere i target lipidici raccomandati anche nei pazienti ad alto rischio.
La dottoressa De Nuzzo, invece, ha evidenziato l’importanza di intervenire tempestivamente nei pazienti con evento cardiovascolare acuto, sottolineando il concetto di “Strike early, strike strong”.
I dottori Capogna e Tauro hanno presentato dati reali con gli studi Santorini e Da Vinci, mostrando quanto sia ancora distante l’obiettivo di portare tutti i pazienti a target terapeutico.
La dottoressa Pierri ha condiviso esperienze cliniche con snodi decisionali cruciali, mentre il dottor Liuzzi, medico di medicina generale, ha parlato di appropriatezza prescrittiva e sostenibilità delle terapie ipolipemizzanti.
Eccellenza cardiologica a Martina Franca: collaborazione e innovazione per il futuro
Un elemento chiave emerso durante l’evento è la necessità di migliorare l’aderenza terapeutica da parte dei pazienti. “Molto si gioca sull’aderenza terapeutica”, ha affermato la dottoressa Pierri. “Il paziente cardiopatico deve essere consapevole della propria patologia e delle tante armi che oggi abbiamo a disposizione per gestire correttamente le patologie cardiologiche. Su questo tema, la massima collaborazione tra specialisti e medici di medicina generale diventa quanto mai preziosa”.
La dottoressa Scianaro ha ribadito l’importanza di creare nuovi modelli di presa in carico del paziente cronico. “Oggi l’armamentario terapeutico a disposizione dei clinici per ridurre il rischio della dislipidemia si è arricchito di formidabili opportunità terapeutiche, rappresentate dalle nuove classi di farmaci, tra cui gli anticorpi monoclonali inibitori del PCSK9 e i siRNA”, ha spiegato.
“Questi non sono solo farmaci che abbassano il colesterolo, ma sono farmaci che curano l’aterosclerosi, perché modificano la placca, la stabilizzano e aumentano il cappuccio fibroso. Dagli studi clinici, per la prima volta emerge un segnale che abbassare il colesterolo riduce non solo gli eventi cardiovascolari e la morte cardiovascolare, ma anche la mortalità per tutte le cause, perché riduce la fragilità del paziente”.
In un’intervista, la dottoressa Scianaro ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra ospedale e territorio.
“La consapevolezza è il primo passo per una gestione ottimale del rischio cardiovascolare”, ha dichiarato. “Dobbiamo puntare sulla consapevolezza e sull’educazione del paziente. Dobbiamo creare nuovi modelli di presa in carico del paziente cronico, lavorando in stretta collaborazione con i medici di medicina generale e gli altri specialisti del territorio”.
Grazie al sostegno del Direttore Generale dell’ASL di Taranto, dottor Gregorio Colacicco, e del Direttore Sanitario dell’ospedale di Martina Franca, dottor Gianfranco Malagnino, il reparto di cardiologia continua a investire in innovazione e formazione.
L’obiettivo è consolidare l’eccellenza cardiologica dell’ospedale, offrendo ai pazienti cure di altissimo livello e contribuendo a ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari sulla popolazione.
L’Ospedale di Martina Franca rappresenta oggi un esempio virtuoso di come competenza, innovazione e collaborazione possano migliorare significativamente la qualità dell’assistenza sanitaria.
Sotto la guida della dottoressa Maria Carmela Scianaro, il reparto di cardiologia si è trasformato in un centro di eccellenza, in grado di rispondere alle sfide attuali e future nel campo delle malattie cardiovascolari.
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