Scorrano e Maglie: proteste della popolazione contro l’inefficienza della rete ospedaliera locale

Il “Veris Delli ponti” di Scorrano è uno storico nosocomio della parte meridionale della provincia di Lecce, un presidio ospedaliero di primo livello, il gradino successivo per importanza rispetto agli ospedali più importanti, come il “V.Fazzi” per la provincia di Lecce.
Tuttavia i cittadini registrano gravi ed inammissibili inadempienze rispetto a quella che dovrebbe essere la Carta dei Servizi di un ospedale di questa importanza. Manca infatti il reparto di Emodinamica cardiologica (deliberata in Regione lo scorso anno), un centro trasfusionale, un Centro di Orientamento della Rete Oncologica ed una risonanza magnetica nucleare con personale ad essa dedicata.
“Ammesso e non concesso che il nuovo ospedale del Sud Salento si realizzerà – afferma il Comitato Civile Spontaneo, presieduto da Giovanni Giangreco – trascorreranno almeno 10 anni. Intanto l’utenza di questo bacino territoriale per curarsi è costretta a spostarsi anche fuori regione.”
Il riferimento è all’ospedale che dovrebbe sorgere a pochi km da Scorrano, fra Melpignano e Maglie, sul quale gravano gravi ritardi anche solo per la redazione del progetto finale nonché, da qualche giorno, anche un esposto alla Procura della Repubblica di Lecce, presentato dal “Comitato Nuovo Ospedale sud Salento”, teso a fare luce sul trasferimento d’uso della ricca donazione di tre milioni di euro da parte di una benefattrice magliese deceduta nel 2019, la signora Vita Carrapa, che l’ASL di Lecce ha pensato di destinare non alla costruzione del nuovo ospedale ma ad un ambulatorio di riabilitazione che si sta costruendo presso l’ex ospedale di Maglie.
Le motivazioni della scelta sono da ricercare nella scadenza (settembre 2024) della clausola testamentaria, superata la quale l’ASL non ha alcun diritto, sostiene il comitato, di dirottare la somma su altre destinazioni, motivo per il quale ha chiesto formalmente il sequestro del cantiere.